Scuole a Capistrello, apertura con polemica 

Nuovo braccio di ferro genitori-sindaco. E ad Avezzano mensa in classe per i bimbi trasferiti al Noesis

CAPISTRELLO. Tornano a protestare alcuni genitori di Capistrello per i lavori nella scuola Santa Barbara e Sabin. «Prima c’è stato detto che i lavori sarebbero terminati per l’inizio dell’anno scolastico, poi che sarebbero partiti in concomitanza con l’inizio delle lezioni, ma separando il cantiere dalle aule, quindi si è proposta la soluzione dei doppi turni», spiegano, «poi sulla media, l’amministrazione ha offerto una soluzione che ci preoccupa non poco e che costerà alla collettività 100mila euro. Perché trasferire una scuola come la media con indice di vulnerabilità sismica pari a 0.6 su 1 e invece lasciare aperta, e senza interventi, la Santa Barbara, con un valore di vulnerabilità pari a 0.2 su 1?». Nei giorni scorsi, l’appalto per la Sabin è stato anche al centro del blitz delle forze dell’ordine in Comune. Secca la replica del primo cittadino. «Stiamo rispettando i tempi burocratici», afferma Franco Ciciotti, «i lavori alla Sabin sono stati programmati a settembre 2016 e consegnati il primo giugno, per la Santa Barbara ad aprile abbiamo scoperto l’indice di vulnerabilità e ci siamo attivati per trovare i soldi e avviare l’iter. Non possiamo fare l’impossibile».
Intanto, ieri il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, e l’assessore Fabrizio Ridolfi ha effettuato un sopralluogo nelle aule del Noesis con il consigliere dei 5 Stelle, Francesco Eligi, e con i genitori. Le aule dovranno ospitare 75 bambini della scuola per l’infanzia Cianciusi. «All’inizio pensavamo di ovviare al trasferimento», afferma Eligi, «poi è stata scelta questa strada. I bimbi occuperanno tre stanze al primo piano. Non avendo la mensa dovranno mangiare in classe e l’amministrazione provvederà a creare uno spazio nell’atrio dove farli giocare quando si dovranno pulire le classi, oltre ad adeguare i servizi igienici».
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