Scuole, nuovi dirigenti e posti ancora scoperti

Ecco il programma della riorganizzazione: accorpati numerosi istituti Da sciogliere il nodo delle «reggenze» per assegnarle in cinque strutture

L’AQUILA. Parte a settembre la riorganizzazione complessiva del sistema scolastico abruzzese, che cambierà il volto di molte scuole aquilane.

Arrivano in città due nuovi presidi: Sabina Adacher che sostituirà, al liceo Scientifico, Natale De Angelo, in pensione dal prossimo anno scolastico, e l’ex assessore comunale Antonio Lattanzi per la media Patini-Mazzini.

Molti gli accorpamenti tra istituti, mentre restano ancora senza dirigente sia il Convitto nazionale che il liceo Musicale, che gli istituti comprensivi di Pizzoli, San Demetrio ne’ Vestini e Navelli.

In regione sono più di 40 le presidenze ancora scoperte, a causa del blocco del concorso da dirigente scolastico da parte del Tar. Gli aspiranti presidi, adesso dovranno aspettare fine mese per le decisioni del Consiglio di Stato. Intanto ecco come cambierà l’assetto delle scuole aquilane: ad Anna Maria Tatone andrà il circolo «Silvestro», Carla Marotta avrà invece l’Amiternum, Giuliano Tomassi sarà il nuovo preside di Alighieri e Carducci che avranno un unico collegio docenti, Pasqualina Tarullo prenderà, oltre all’Istituto tecnico industriale, anche quello Commerciale e l’Itas. Le tre scuole insieme assumeranno il nome di Istituto d’istruzione superiore Amedeo d’Aosta. Si sta valutando anche l’ipotesi di inserire gli studenti dell’ex Itas all’interno della struttura dell’Itis di Collesapone.

Il preside Domenico Evangelista sarà a capo del «Colecchi» (Geometri e Istituto agrario), dell’Ipc (Istituto per il commercio) e dell’Ipsiasar. Perderà invece il liceo d’Arte che verrà accorpato al liceo Scientifico sotto la presidenza di Sabina Adacher, con il nome di Istituto d’istruzione superiore Bafile. Gli studenti del liceo Artistico saranno spostati all’interno di alcune aule ricavate dalla chiusura del porticato dello Scientifico.

Le medie Patini e Mazzini, insieme a quella di Rocca di Mezzo, si trasformeranno nell’istituto comprensivo Mazzini-Patini sotto la dirigenza di Antonio Lattanzi, che torna all’Aquila dopo essere stato per anni a Villa Vomano.

L’istituto superiore Cotugno (licei Classico, Linguistico, Pedagogico e delle Scienze umane) resterà, invece, con Angelo Mancini.

Bisogna ancora sciogliere il nodo delle reggenze scoperte per Convitto, liceo Musicale e istituti comprensivi di Pizzoli, San Demetrio e Navelli. «Tutto dipende dalla decisione del Consiglio di Stato a fine agosto», spiega Mancini, rappresentante per le scuole superiori della commissione per la riorganizzazione della rete scolastica, presieduta dall’assessore all’istruzione della Provincia Luigi D’Eramo. «Finché il concorso da dirigente è bloccato non si potranno fare nuove assunzioni. È per questo che alcune scuole resteranno scoperte. Il processo di riorganizzazione peserà soprattutto sulle spalle dei direttori dei servizi generali e amministrativi, che avranno molto lavoro per il prossimo anno scolastico. Ci sarà, inoltre, una contrazione, seppur non drammatica, dei posti di personale tecnico amministrativo (Ata) di cui pagheranno le spese soprattutto i precari».

La riorganizzazione, che doveva essere fatta già negli anni passati, è slittata fino a ora per una serie di deroghe concesse a seguito del terremoto. «Questo ha comportato in molti casi un danno, considerando che, negli anni successivi al 2009, sono state numerose le scuole senza dirigente e solo con un reggente», continua Mancini. «Il problema non si risolverà definitivamente comunque fin quando non verrà portato a termine il concorso da preside». Il dirigente del Cotugno, poi, lancia un altro allarme: «Le scuole hanno bisogno di assistenti tecnici, figure scomparse quasi totalmente per razionalizzare la spesa. Gli enti locali e soprattutto la Regione, inoltre, devono farsi carico di tutte quelle famiglie in difficoltà: alcuni ragazzi non riescono a comprare i libri di testo o gli abbonamenti per i bus».

Michela Corridore

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