Scuole sicure, a Roma convocato il comitato di docenti e genitori 

Oggi incontro al ministero, invitate le aquilane Frezza e Tucci «Dopo 10 anni di battaglie ci chiamano: lo diremo a Mattarella»

L’AQUILA. L’appuntamento è per oggi pomeriggio a viale Trastevere, direttamente nella sede del ministero dell’Istruzione, per parlare dei problemi della ricostruzione delle scuole aquilane. Un appuntamento inaspettato, a cui non potevano mancare Silvia Frezza e Lucia Tucci, convocate dalla segreteria Miur solo qualche giorno fa, in rappresentanza della commissione “Oltre il Musp”, composta da docenti, genitori e cittadini e attiva ormai da 10 anni a favore della ricostruzione in totale sicurezza delle scuole colpite dal sisma 2009.
LA CONVOCAZIONE. «Ho ricevuto una telefonata da Roma», racconta Frezza, quasi incredula. «Dopo dieci anni di battaglie, vogliono ascoltare le nostre ragioni». L’incontro potrebbe essere stato sollecitato anche dalla decisione della commissione di convocare per venerdì un’assemblea aperta, a qualche giorno dalla visita in città del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, il 16 settembre, inaugurerà l’anno scolastico. «Non sappiamo ancora chi ci riceverà», continua l’insegnante. «Ci hanno chiesto di andare dicendo solo che ci vogliono parlare. Penso che abbiano recepito l’invito inviato all’Ufficio scolastico per l’assemblea di venerdì e spero che abbiano capito che facciamo sul serio, non giochiamo. Sono 10 anni che ci impegniamo per la ricostruzione delle scuole, non di un casinò, di beni comuni dove migliaia di bambini e ragazzi trascorrono tantissime ore al giorno. Chi non capirebbe che questa è la priorità per una città che deve rinascere?». Le due insegnanti raggiungeranno la capitale nella speranza di poter cambiare le sorti dell’edilizia scolastica cittadina che sembra ormai destinata al completo abbandono. «Abbiamo intenzione di ricordare la situazione anche direttamente al presidente Mattarella», spiega Frezza. «Lo faremo con la nostra presenza lungo il suo percorso il 16 settembre con cartelloni e manifesti. Una presenza silenziosa, ma significativa. D’altra parte è inaccettabile che a oggi siano state ricostruite in città solo due scuole private (Dottrina Cristiana e Filippini) e che abbia ottenuto interventi di recupero solo un altro istituto privato: le Micarelli. Intanto, tutte le scuole pubbliche, nonostante i finanziamenti, sono ferme e siamo costretti a mandare i nostri ragazzi in scatole di latta». Una battaglia, quella della commissione, che sarà portata all’attenzione dei vertici del ministero, come mai è accaduto in dieci anni.
LE ATTESE. «Non ho tante aspettative», dice Frezza. «Ma già quest’appuntamento, che non abbiamo cercato, mi sembra un grosso risultato. Spero che l’esito dell’incontro sia all’altezza della problematica. Le pastoie burocratiche hanno bloccato la ricostruzione, ma qui non sono passati dieci giorni o dieci mesi. Sono ormai trascorsi 10 anni senza che nessuno se ne sia preoccupato seriamente. Anche il sindaco, che ne ha fatto un cavallo di battaglia della campagna elettorale e a giugno dello scorso anno parlava del prossimo avvio dei lavori per la scuola di Sassa, di fatto ha concluso ben poco. Quei lavori non sono mai partiti e i Musp sono tutti ancora in uso. Siamo sulla strada della non-ricostruzione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA