Secinaro, perde il controllo della bici: grave ciclista di 54 anni

Vittima dell'incidente mentre si allenava con il figlio e un gruppo di amici è Fausto Bafile, direttore sportivo della società Aquilotti

SECINARO. Stava facendo la solita uscita in bicicletta con altri appassionati del pedale, tra cui anche il figlio, quando, percorrendo un tratto di strada tra Secinaro e Molina Aterno, ha perso il controllo della bici finendo rovinosamente a terra. A soccorrere Fausto Bafile, 54 anni, dell’Aquila, sono stati gli amici che erano con lui, i quali si sono resi subito conto della gravità della situazione e hanno chiamato il 118. Sul posto, in pochi minuti, è arrivato l’elisoccorso con i medici a bordo che hanno prestato le prime cure allo sfortunato ciclista, trasportato poi nel reparto di Neurochirurgia del San Salvatore dell’Aquila, dove è tuttora ricoverato. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Nella caduta Bafile ha subìto un trauma facciale con fratture agli arti. Bafile è molto noto nel mondo delle due ruote. È direttore sportivo di terzo livello della società Aquilotti e padre di Filippo, giovane promessa del ciclismo abruzzese, che gareggia come dilettante nella società Aran. In ospedale all’Aquila, per sincerarsi delle sue condizioni, sono arrivati i suoi amici del mondo della bici, tra i quali il presidente degli Aquilotti Renato Palumbo. Dalle prime testimonianze sembrerebbe che il ciclista abbia fatto tutto da solo, perdendo prima l’equilibrio e poi cadendo a terra in una curva. Una pattuglia dei carabinieri ha provveduto a eseguire i rilievi scattando fotografie pure sulle condizioni dell’asfalto, che in quel tratto, almeno secondo le testimonianze, presenta parti sconnesse. Negli ultimi tempi, infatti, sarebbero state decine le cadute di ciclisti, provocate da buche su strade poco trafficate come la Subequana, o da ostacoli non adeguatamente segnalati. Situazioni di pericolo che metterebbero a rischio l’incolumità degli appassionati della bicicletta e della moto, ogni domenica sempre più numerosi. (c.l.)

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