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Sei giovani aquile reali ripopolano l'Appennino 

Le sei coppie di rapaci presenti nel Parco nazionale del Gran Sasso si riproducono

L’AQUILA. L’aquila reale ripopola il Parco nazionale del Gran Sasso. A renderlo noto è l’ente parco. «Il 2012 verrà ricordato come una delle annate più proficue per l'aquila reale del Parco nazionale», si spiega in un comunicato, «delle sei coppie presenti, cinque si sono riprodotte con successo portando all'involo, avvenuto in questi giorni di fine luglio, sei nuovi giovani esemplari. La coppia di Amatrice, infatti, è riuscita ad allevarne due, cosa alquanto rara, che nel Parco si è verificata solo altre due volte negli ultimi 15 anni».

«Il monitoraggio del Servizio scientifico unito all'analisi dei dati degli anni precedenti», prosegue la nota, «conferma lo straordinario evento. Anche se il territorio protetto sembra totalmente occupato dalla specie, ci si aspetta la formazione di almeno un'altra coppia stabile di aquile. Essendo un formidabile predatore posto ai vertici delle catene alimentari, il buon successo riproduttivo che nelle Alpi e negli Appennini raramente supera lo 0,5-0,6 per cento (una coppia su due riesce a involare un giovane esemplare) indica una ritrovata disponibilità trofica con abbondanza di prede». «Non tutti i problemi sono però risolti e ancora tanto lavoro c'è da fare per l'aquila reale», fa notare l’ente Parco, «per quanto riguarda, ad esempio, l'accesso veicolare alle quote più elevate non controllato e con i tagli boschivi eccessivi».

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