Si barrica e minaccia di far saltare il palazzo

Notte di paura a Pratola, i vigili staccano il gas. L’uomo in ospedale dopo l’intervento della madre

PRATOLA PELIGNA. Si barrica nel suo appartamento e scatena il panico tra i condomini di una palazzina di Pratola Peligna. A dare in escandescenza un 40enne che per diverse ore ha minacciato di gettarsi nel vuoto e di far saltare in aria il suo appartamento al quarto piano dello stabile.

L’allarme è stato dato da alcuni condomini preoccupati per le urla e le minacce che provenivano dal loro vicino. Sul posto i vigili del fuoco di Sulmona che hanno cercato di comunicare con l’uomo barricato nel suo appartamento. Attività di mediazione durata per diverse ore, tanto da impegnare tre diverse squadre di vigili, ma non c’è stato niente da fare. L’uomo è rimasto barricato in casa continuando le minacce. Per precauzione, nella zona è stato tolto il gas. Inoltre, i vigili hanno attivato tutte le altre procedure da mettere in atto nel caso in cui la situazione si fosse fatta ancora più grave. In particolare, sono state predisposte due squadre: una pronta a fare irruzione nell’appartamento e l’altra che stazionava nei pressi della strada, sotto al balcone del 40enne, con un apposito materasso. Intanto, diversi sono stati i curiosi che si sono avvicinati alla zona, richiamati dalla mobilitazione e dalle urla. Persone che sono rimaste con il fiato sospeso e che non hanno interferito con le operazioni. Al momento non si conoscono le cause del gesto del’'uomo, ma pare che il 40enne, da tempo, soffrisse di disturbi, tanto da essere in cura presso il centro di igiene mentale della Asl provinciale. La situazione si è poi sbloccata soltanto alle prime ore del mattino successivo. A giocare un ruolo fondamentale è stata la mediazione della madre dell’uomo. La donna, dopo diverse parole scambiate con il figlio che rimaneva trincerato dietro la porta dell’appartamento, è riuscita a vincere la sua resistenza e a farsi aprire. A quel punto nell’appartamento sono entrati sia la madre che il personale medico del centro di igiene mentale di Sulmona. L’uomo è stato curato e rassicurato, ma è stato necessario sottoporlo ad un trattamento sanitario obbligatorio. Subito dopo è stato ricoverato nell’ospedale di Sulmona e sottoposto a tutte le cure del caso.

Federico Cifani

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