Sicuraquila replica alle accuse della Cisal 

Palena: sono in corso di pagamento gli stipendi di marzo e aprile, la nostra è una società seria e solida

L’AQUILA. La Sicuraquila Srl non ci sta ad essere accusata – come ha fatto la Cisal – di noni pagare i propri dipendenti. Così, dopo la denuncia del sindacato, arriva la risposta dell’azienda, con il procuratore speciale Antonio Palena.
Riguardo all’incontro in prefettura, Palena precisa che «le retribuzioni sono in corso di pagamento, sia il residuo di marzo che di aprile, così come da impegno assunto nell’incontro in prefettura il 6 giugno. Le difficoltà sono state ampiamente spiegate e chiarite ai dipendenti e si auspicava potessero essere comprese, anche alla luce della provvisorietà della situazione di difficoltà, in corso di superamento. Non è accettabile che la Cisal scriva che la Sicuraquila abbia messo in difficoltà i dipendenti, dicendo loro che entro il 30 giugno avrebbero dovuto rinnovare i porto d’armi con un esborso con 400 euro ciascuno, per due motivi: la società ha sempre rimborsato i costi del rinnovo del porto d’armi e dunque il costo è a carico della Società Sicuraquila, viene solo anticipato dai dipendenti, né potrebbe essere diversamente; la Società non si è mai sottratta all’anticipazione degli importi indicati ai dipendenti che fossero stati in difficoltà, solo che lo avessero richiesto alla Società; era stato ed è ancora un intendimento della Società anticipare comunque somme per quanto possibile ai dipendenti che ne facessero richiesta, anche in questo momento di difficoltà. Ovvio che quindi le difficoltà per il dipendente sono sempre state a cuore alla Società. Il turno con un unico addetto presso il Palazzo di giustizia e il Tribunale di sorveglianza (ex Corte d’Appello)», prosegue Palena, «oltre che anticipato alla Procura e detratte dalla fatturazione le ore di servizio non prestate, è solo transitorio e determinato dall’elevata incidenza della malattia che ha purtroppo colpito proprio da maggio ben 10 dipendenti (su una forza complessiva lavorativa di 42 addetti). Ciò impedisce di programmare turnazioni a due dipendenti, anche durante la notte; anche questa problematica è in via di soluzione. Non vi è mai stata e mai vi sarà alcuna plausibile contestazione di inadempimento nei confronti di Sicuraquila da parte dei propri committenti; Sicuraquila è società solida, seria, che corrisponde circa un milione di euro l’anno di retribuzioni ai dipendenti».