Sinfonica in crisi di liquidità ma con due milioni di crediti 

La deputata Pd Pezzopane incontra i vertici dell’Istituzione e gli orchestrali «Situazione allarmante e vergognosa: il governo assegni i finanziamenti bloccati»

L’AQUILA. «Presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti sulla mancata erogazione dei fondi Cipe all’Istituzione Sinfonica abruzzese. L’appello al governo è a convocare subito una riunione del Cipe per assegnare parte dei fondi mancanti».
La deputata del Pd, Stefania Pezzopane, ha incontrato ieri mattina i vertici dell’Isa e una delegazione di orchestrali, per fare il punto sullo stallo dei fondi, ancora non erogati da Regione e Comune dell’Aquila, che ha portato alla mancata erogazione degli ultimi quattro stipendi. Casse vuote, nonostante i notevoli crediti avanzati dall’Isa che deve avere quasi 500mila euro di fondi arretrati dalla Regione: nel 2018 ha incassato solo 179mila euro, su un totale di 300mila spettanti. Nel 2017 non è stato pagato nulla. Il debito del Comune è ancora più elevato e sfiora il milione: 573mila euro di fondi Cipe 2016, 373mila per il 2017, mentre per lo scorso anno l’amministrazione ancora non indica la somma disponibile.
«Una situazione allarmante e vergognosa», la definisce Pezzopane. «Ho acquisito tutti i numeri relativi alla vicenda. L’Istituzione Sinfonica non ha soldi in cassa, pertanto non può far fronte al pagamento delle spettanze ai lavoratori, nonostante vanti grossi crediti nei confronti di Comune e Regione, risalenti addirittura al 2016, in alcuni casi, e con cifre importanti che superano i 500mila euro. Trasferimenti non effettuati per motivi burocratici. Sto preparando un’interrogazione parlamentare: chiederò al governo di convocare subito il Cipe per l’assegnazione dei finanziamenti che devono essere sbloccati. Tutti si riempiono la bocca di cultura, poi non si fa nulla per sostenere le prestigiose realtà che operano sul territorio. Tutto questo nel decennale del sisma».
Lo stesso segretario generale dell’Isa, Giorgio Paravano, conferma che la situazione non è mutata, dopo la lettera- appello degli orchestrali, senza stipendio da dicembre scorso. «È tutto fermo», dice Paravano, «aspettiamo ancora l’erogazione di somme riferite al 2016 e al 2017. La Regione non ha coperto l’annualità 2017; ha erogato solo un acconto per il 2018. Vantiamo crediti da più parti, ma non riusciamo a incassare, con conseguenze immaginabili sulla liquidità, necessaria per far fronte al pagamento delle mensilità». Le difficoltà nascono dall’incertezza dell’erogazione dei fondi Cipe del triennio 2016/2018. Più di 40 lavoratori, tra musicisti e amministrativi, non ricevono lo stipendio da 4 mesi.(m.p.)
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