Slavina su una pista a Campo Felice

Nessun ferito, si cercano tre sciatori sospettati di averla provocata

L’AQUILA. È stata l’imprudenza di sciatori fuori pista a causare, con ogni probabilità, la slavina che ieri ha colpito un tratto battuto del comprensorio di Campo Felice, in un momento di grande affluenza per il week-end. Tanto spavento, ieri poco prima delle 14, per chi sciando sulla pista della Vergine, a quota 1.850 metri, si è visto arrivare la neve dall’alto. Dopo le prime ricognizioni, condotte dalla squadra interforze coordinata dalla Prefettura - sul posto uomini del soccorso alpino, oltre a polizia, guardia di finanza, corpo forestale, Cai - sono state avviate delle indagini a fronte del ritrovamento di tracce di uno snowboard proprio nelle vicinanze del punto dal quale si è staccata la valanga, sulla cima del costone.

Non pochi, tra quelli che stavano sciando in quel momento, hanno detto alle squadre di soccorso di aver visto delle persone, due o tre, avventurarsi sul monte.
 Proprio questo elemento, ha spinto le squadre di soccorso ad effettuare ulteriori verifiche, tramite l’utilizzo delle unità cinofile, ma anche dei sistemi di sondaggio della neve, nonché delle tecnologie di rilevamento dei dispositivi Arva.

Obiettivo scongiurare che uno di questi sciatori imprudenti fosse stato trascinato giù dalla slavina, che aveva un fronte unico di 60 metri, per una larghezza di 20-30 metri e uno spessore di 5 metri di accumulo. La neve si è staccata dal lato nord di monte Rotondo, per poi spezzarsi in due, scivolando a valle. Unanime la condanna da parte delle squadre di soccorso e dei gestori dell’impianto nei confronti di chi, sfidando condizioni non certo ideali per i fuori pista, si è avventurato in una zona della montagna che sovrasta i tracciati battuti.

«Stiamo facendo di tutto per scoraggiare gli sciatori ad andare fuori pista», ha spiegato il direttore della stazione di Campo Felice, Gennaro Di Stefano, «in tale modo si rischia per sè e per gli altri. Stiamo comunque lavorando per cercare di monitorare al meglio il nostro comprensorio».
 Mentre il Corpo forestale rinnova l’invito a contattare il servizio Meteomont, con il bollettino meteonivologico, arriva l’annuncio che, già dai prossimi giorni, verranno intensificati sulle montagne i controlli per prevenire incidenti in circostanze simili.