Spaccio di droga nella Marsica, la Procura ordina 14 arresti

Indagando sui furti nelle case e nelle scuole, i carabinieri forestali di Avezzano e della compagnia di Tagliacozzo hanno sgominato un'organizzazione dedita al traffico di stupefacenti composta in gran parte da marocchini

L'AQUILA. Dai furti nelle scuole al traffico di droga. Questa mattina il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tagliacozzo, il Nipaf del Gruppo Carabinieri Forestale dell’Aquila e la stazione Carabinieri Forestale di Avezzano hanno eseguito delle ordinanze di applicazione della misura cautelare nei confronti 14 persone, tutte residenti o dimoranti in provincia dell’Aquila, accusate del reato di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope” e “detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”. L’indagine è cominciata nel mese di gennaio 2016 e ha preso le mosse da convergenze investigative della Compagnia di Tagliacozzo e dalla stazione Carabinieri Forestale di Avezzano, in relazione a distinte investigazioni sviluppate separatamente e riguardanti soggetti dediti a furti in appartamento e in edifici scolastici.

È risultato infatti che alcuni indagati fossero inseriti anche nel traffico di stupefacenti nella provincia dell’Aquila. Dopo alcuni mesi di attività, dalle intercettazioni di conversazioni telefoniche e di comunicazioni tra presenti, sono emersi inconfutabili elementi relativi ad attività di traffico e spaccio di stupefacenti, che hanno consentito di depositare un’articolata informativa di reato a carico di numerosi soggetti, per lo più di origine marocchina, presso la Procura della Repubblica di Avezzano. Ravvisando le connotazioni tipiche del reato associativo, la Procura di Avezzano ha trasmesso il fascicolo alla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila. Sotto l’egida della Procura Distrettuale abruzzese, gli stessi reparti carabinieri hanno raccolto altri schiaccianti elementi probatori, che dimostrano quanto attivo fosse il traffico di sostanze stupefacenti nell’area nord della marsica e del capoluogo aquilano con approvvigionamenti, documentati, dalla città di Milano. Trentatrè in totale i soggetti (21 marocchini, 1 afgano, 11 italiani), tra i quali 5 donne, denunciati con l’informativa finale depositata poche settimane fa. Il gip del Tribunale di L’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, concordando con le risultanze investigative degli investigatori, ha ravvisato l’esistenza di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con operatività sui territori di Avezzano, Celano, Scurcola Marsicana, L’Aquila, Milano e Teramo, con la costante destinazione dello stupefacente al mercato clandestino abruzzese, emettendo un’ordinanza di misura cautelare. Altri soggetti, invece, pur non facendo parte dell’associazione, sono accusati di singoli episodi di spaccio e sono stati colpiti da un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti. Le indagini sono state invece coordinate dai sostituti procuratori dell’Aquila, Fabio Picuti, e di Avezzano, Lara Seccacini.

Dei 14 indagati colpiti da ordinanza di custodia cautelare, 9 sono finiti in carcere e 3 ai domiciliari, mentre sono ricercate altre due persone. In carcere sono finiti: Y. E., marocchino 32enne; Z. M., marocchina 35enne; A. O., marocchino 40enne; Y. B., marocchino 34enne; P. C., italiano originario di Napoli 42enne; R. P., donna avezzanese 33enne; K. E. M., marocchino 36enne; A. N., marocchino 35enne e A. M., marocchino 33enne. Misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari invece per H. H., marocchino 29enne; A. S., marocchino 30enne; S. A., marocchino 34enne. Al momento due persone destinatarie della misura di custodia cautelare (una in carcere e una ai domiciliari) risultano irreperibili e sono ricercati in tutto il territorio nazionale. Il ruolo apicale dell’organizzazione era ricoperto da Y. B., dalla coniuge R. P. e da A. O., che detenevano poteri direttivi, organizzativi e decisionali, mentre Y. E., la coniuge Z. M. e uno dei soggetti ancora ricercati avevano il compito di fungere da intermediari con gli acquirenti di droga, dando supporto alle cessioni di stupefacente e recuperandone i proventi. Nel corso dell’attività di indagine sono state arrestate 4 persone per detenzione ai fini di spaccio e 5 sono state segnalate alla Prefettura per uso personale di stupefacente. In tutto sono stati sequestrati 130 grammi di cocaina, 2 chili di marijuana e 1,66 chili di hashish. Il valore dello stupefacente sequestrato si aggira tra i 40.000 e i 50.000 euro e il volume d’affari dell’associazione è stato stimato intorno ai 500.000 euro l’anno.