Straniero assediato nel bar, via al processo 

Sette imputati per resistenza e oltraggio. Ascoltato il titolare del locale. La difesa: «Non ostacolarono i carabinieri»

CELANO. Sono accusati di aver assediato un bar in piazza a Celano dove si era rifugiato un giovane kossovaro in fuga dalla folla inferocita. Davanti al collegio del tribunale di Avezzano, presieduto dal giudice Daria Lombardi, sono finiti ieri mattina sette celanesi che sei anni fa furono sottoposti a diverse misure cautelari. I fatti risalgono alla sera del 19 novembre 2013. Il giovane straniero (successivamente espulso dall’Italia) fu accerchiato da circa 300 persone e costretto a scappare nel locale. Finirono sotto inchiesta sette persone e vennero sottoposte a obbligo di firma o di dimora. Si tratta di Antonio Di Pizio, Valentino Taccone, Giovanni Cipollone, Gianfranco Mandolini, Valerio Pandolfi, Massimo Luccitti e Gianluca Pellegrini. Devono rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata e oltraggio a pubblico ufficiale. All’ora dell’aperitivo un uomo del posto riconobbe all’interno del bar Santucci, in piazza IV Novembre, un giovane kossovaro che aveva precedentemente discusso con suo figlio. Tra i due scoppiò una lite. E così ci fu l’assedio di numerose persone che volevano prendere le difese del celanese. I sette marsicani furono rinviati a giudizio con citazione diretta davanti al tribunale monocratico ma ci fu un’eccezione di nullità da parte dei difensori e vennero rimessi gli atti alla Procura. Così si è ripartiti da capo e si è arrivati, dopo l’udienza preliminare, al processo. Nel corso dell’udienza di ieri sono stati ascoltati tre testimoni del pubblico ministero Elisabetta Labanti, due carabinieri della stazione di Celano e poi il titolare del bar. «Gli imputati erano in piazza senza interferire con l’attività dei carabinieri», ha affermato uno dei difensori, l’avvocato Mario Del Pretaro, «e la loro condotta non ha ostacolato le forze dell’ordine. Volevano solo capire cosa fosse accaduto». Il collegio difensivo è composto anche dagli avvocati Daniele Cantelmi, Domenicantonio Angeloni, Domenico Quadrato e Antonio Stornelli.
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