Sulmona, la Casini si dimette da sindaco per la seconda volta

Lo ha fatto dopo aver abbandonato l’aula consiliare mentre era in corso la discussione sulla riclassificazione dell’ospedale a primo livello. Il precedente contro la centrale Snam

SULMONA. La sindaca Annamaria Casini si è dimessa. Lo ha fatto dopo aver abbandonato l’aula consiliare mentre era in corso la discussione sulla riclassificazione dell’ospedale di Sulmona a primo livello. Una seduta consiliare burrascosa che ha fatto riesplodere la crisi all’interno della maggioranza che sembrava chiusa con la verifica di quindici giorni fa. A riproporre la questione della coesione della maggioranza e dei programmi da attuare è stato il consigliere comunale Andrea Ramunno (Adesso Sulmona) che, mentre ci si accingeva a votare all’unanimità la delibera per l’ospedale ha chiesto la parola facendo riesplodere la crisi, chiedendo le dimissioni del sindaco. "Abbiamo chiesto due volte una verifica e questa nostra richiesta è stata disattesa”, ha detto Ramunno, "prendo atto che in questo momento l'amministrazione comunale non è in grado di rispondere alle sfide che ci si propongono, il sindaco prenda atto anche lei di questa situazione”. Dichiarazioni che hanno gelato l’aula ma soprattutto la sindaca, la quale poco dopo ha abbandonato l’aula anticipando di fatto la decisione maturata nel pomeriggio.

La sindaca Casini si era già dimessa nel dicembre dello scorso anno per le vicende legate alla realizzazione della centrale e del metanodotto Snam. E' durata appena due anni, dal 20 giugno 2016 ad oggi, la sua esperienza amministrativa e della coalizione civica alla guida del Comune. Due anni segnati da una maggioranza che ha portato avanti il proprio mandato, incontrando difficoltà, provocate sia dalle incertezze dovute sia ad una coesione spesso rivelatasi fragile sia ad una macchina burocratica, che come nel caso della ricostruzione post sisma e di altri interventi, anche ordinari, ha mostrato tutta la sua farraginosità e lentezza, ostacolando l'azione amministrativa. La coalizione civica aveva dalla sua parte la presenza di giovani che hanno suscitato speranze negli elettori, per uno svecchiamento della classe politica cittadina, dando vita ad una classe politica nuova. Speranze franate oggi pomeriggio con la lettera di dimissioni del primo cittadino.