Sulmona, via libera al metanodotto Snam: "Opera di pubblica utilità e urgente"

Decreto del ministero: i lavori entro due anni, ma prima le centraline di monitoraggio. Mazzocca (Regione): ricorso al Tar Lazio. Il sindaco: aspettiamo il nuovo governo. E il Movimento studentesco dice no al progetto di formazione scuola-lavoro firmato dal Miur proprio con Snam

SULMONA . Via libera alla Centrale di compressione gas di Sulmona della Snam rete gas spa. A decretarlo è il ministero dello Sviluppo economico, Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche, con un apposito decreto. L'opera, contestata dalla popolazione locale, è stata dichiarata di pubblica utilità, «riconoscendone altresì urgenza e indifferibilità» nonché la conformità agli strumenti urbanistici vigenti.

I LAVORI  di costruzione della centrale, che è parte del metanodotto Brindisi-Minerbio, dovranno iniziare «entro due anni (...) salvo motivate richieste di proroga, e concludersi entro tre anni dal loro inizio». La Snam, con una nota, annuncia che l'avvio dei lavori «sarà preceduto dall'esecuzione delle attività previste dalle prescrizioni del decreto di Valutazione di impatto ambientale rilasciato il 7 marzo 2011. Snam avvierà il progetto della rete di monitoraggio delle emissioni e del rumore. Saranno quindi realizzate, a Sulmona, centraline di rilevamento delle emissioni atmosferiche. Questa attività avrà inizio almeno un anno prima dell'avvio della fase di cantiere». Come previsto nel decreto Via, «Snam si impegna a utilizzare i sistemi di combustione e abbattimento delle emissioni previsti dalle migliori tecnologie disponibili». Snam assicura inoltre, nella nota, che «continuerà a dialogare in modo trasparente e aperto con la popolazione e le istituzioni abruzzesi, disponibile al confronto e a fornire tutte le necessarie informazioni e delucidazioni».

IMMEDIATE LE REAZIONI. «Quando si sussurra che c'è una ragione di Stato o superiore che giustifichi la realizzazione di quest'opera, noi non siamo assolutamente d'accordo perchè riteniamo che tale suprema ragione debba comunque scaturire da una condivisione dei territori stessi e non riteniamo che trasformare l'Abruzzo in un hub del gas, o comunque in un crocevia di quelle quelle infrastrutture a supporto della veicolazione delle risorse energetiche estratte da materia fossile ad esclusivo beneficio di altri Paesi europei, sia una prerogativa dell'Abruzzo stesso», è il duro commentto del sottosegretario alla giunta regionale Mario Mazzocca confermando il ricorso al Tar Lazio.

«Non ci arrendiamo e ora più che mai continuiamo la battaglia su tutti i fronti contro la realizzazione della centrale Snam a Sulmona», afferma il sindaco Annamaria Casini che per protestare contro il progetto si era anche dimesso: «Attendiamo la formazione del nuovo governo, noi non arretreremo di un solo passo, continuando a dire no alla centrale di compressione Snam, lottando con tutti i mezzi a disposizione anche contro la realizzazione del metanodotto nei nostri territori a forte rischio sismico».

NO ALLA FORMAZIONE-LAVORO. Tra le forme di protesta rientra anche quella decisa dal Movimento Studentesco di Sulmona di partecipare al progetto di formazione scuola-lavoro approvato dal ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (Miur) proprio con la Snam. «Non vogliamo diventare le pedine che una qualsiasi multinazionale è capace di muovere a suo piacimento» affermano al Movimento, «abbiamo bisogno di una formazione coerente e che possa proiettarci verso il mondo del lavoro! Noi del Collettivo Studentesco di Sulmona - scrivono - combattiamo ogni giorno la battaglia contro la Snam, poiché la costruzione del metanodotto e della centrale di compressione prevista nella periferia della città andrebbe a devastare il territorio circostante».