T-red, prime udienze al giudice di pace 

Tanti i ricorsi contro gli scatti all’incrocio tra via XX Settembre e via dei Fiori, in arrivo altre migliaia di sanzioni

AVEZZANO. Fissate le udienze al giudice di pace contro le sanzioni del T-red, mentre è in arrivo la seconda tranche di contestazioni del mese di gennaio: altre migliaia di multe, perlopiù legate al superamento, anche di poco, della famigerata prima striscia bianca a terra, definita “ingannevole” da tanti automobilisti. Cosa, questa, che è poi alla base della maggior parte dei ricorsi che stanno affluendo al giudice di pace e alla prefettura dell’Aquila. Le prime battaglie legali sulla spinosa questione, che agita i sonni di migliaia di automobilisti, sono in agenda tra la seconda e terza decade di maggio: il primo round è previsto il 21 maggio.
Il calendario, comunque, è già molto fitto: «Il 31 maggio e il 10 giugno», afferma l’avvocato Cristian Carpineta, che è anche consigliere di minoranza, «sono in calendario le udienze per i primi due ricorsi che ho presentato». Il legale ha contestato la notifica fuori tempo massimo: due o tre giorni oltre i 90 fissati dalla legge. Ritardi legati alla messa a punto del sistema di controllo alla polizia locale, dove le immagini scattate dalle telecamere di videosorveglianza all’incrocio tra via XX Settembre e via dei Fiori, vengono validate dagli agenti prima di prendere la strada del Nord Italia, Bologna, dove il centro servizi Sapi Ser, le notifica agli automobilisti. La prima ondata del mese di dicembre, però, non si è ancora esaurita: un automobilista avezzanese, infatti, si è visto notificare, il 9 aprile, una contestazione risalente a prima di Natale: il 10 dicembre, alle 18.20, 4 mesi fa, poiché mentre era alla guida della sua automobile in direzione Celano-Avezzano, «in presenza della luce rossa al semaforo posto all’incrocio con via dei Fiori, si arrestava superando la striscia trasversale d’arresto». La violazione comporta una sanzione di 42 euro, più la decurtazione di due punti sulla patente. Anche per questa contestazione ultratardiva, però, si profila un ricorso per difetto di notifica. Nei primi tre mesi di attività, al via all’inizio di dicembre, il micidiale T-red ha fatto scatti a raffica che, dopo le verifiche visive degli agenti, si sono trasformati in una media di 150 sanzioni al giorno, circa 4.500 al mese, da dicembre a marzo, quando la prima spedizione delle notifiche ha dato il la a una sfilza di polemiche all’indirizzo dell’amministrazione De Angelis che, oltre ai ricorsi legali, avrebbero comportato anche la riduzione del numero degli scatti. Contro il “modus operandi” del T-red, strisce ingannevoli in testa, c’è stata una levata di scudi, anche da parte di molti amministratori di maggioranza, ma finora tutto è rimasto più o meno uguale. Non resta, quindi, che attendere le sentenze del giudice di pace e le risposte del prefetto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA