l'inchiesta

Tentata concussione e frode nelle forniture: in carcere il sindaco-finanziere di Tagliacozzo

A dare il via all'inchiesta l'ex assessore ai lavori pubblici Gargano, un poliziotto che non volle sottostare ai favoritismi per le solite ditte. Agli arresti domiciliari l'assessore alla cultura, un dirigente comunale e un libero professionista, altri dodici gli indagati. A febbraio un incendio distrusse tutte le auto di famiglia di Maurizio Di Marco Testa e lui si vantò del fatto che sarebbe stato un ottimo ritorno pubblicitario per le elezioni di giugno

TAGLIACOZZO. Mani pulite nella Marsica. In carcere per tentata concussione, turbata libertà degli incanti e frode nelle pubbliche forniture è finito questa mattina il sindaco di Tagliacozzo (L'Aquila), Maurizio Di Marco Testa, 56 anni, finanziere in servizio nel nucleo di polizia tributaria dell'Aquila (in passato alla sezione Pg della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Avezzano) eletto in una lista civica ma vicino a Forza Italia. Nelle prime ore di questa mattina i carabinieri del comando provinciale dell’Aquila hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare. Il sindaco  Di Marco Testa è ora rinchiuso nel carcere di Avezzano.

A febbraio scorso un incendio gli aveva distrutto tutte le auto parcheggiate davanti all'abitazione. Agli arresti domiciliari sono finiti Gabriele Venturini, 43 anni, assessore comunale con delega alla Cultura; Carlo Tellone, 52 anni, architetto di Tagliacozzo; Giampaolo Torrelli, 45 anni di Celano, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Tagliacozzo. Gli indagati sono il vicesindaco Angelo Poggiogalle, 62 anni; Antonio Mastroddi, 47 anni; Luigi Mastroddi, 50 anni; Giampiero Attili, 55 anni; Franco Pasquini, 66 anni di Lanciano, proprietario dell'ippodromo; Anna Calzetta, 42 anni; e Antonio Amicucci di 39 anni. Divieto di esercitare l'attività di impresa per Angelo Di Marco di 46 anni, Giancarlo Bonifaci di 41, Maurizio Palmeggiani di 52 anni, Alessandro Di Michele di 42 (tutti di Tagliacozzo) e Mauro Volpe 50 anni di Barisciano (L'Aquila).

L'inchiesta coinvolge inoltre numerosi imprenditori marsicani. I provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano a conclusione di una lunga ed articolata attività di indagine, in ordine ai reati di tentata concussione, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed altro. In tutto si tratta di quattro arresti e dodici persone indagate.

I dettagli dell’inchiesta sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa, tenuta dal procuratore della Repubblica di Avezzano, Andrea Morichini Padalino, al comando compagnia carabinieri di Tagliacozzo. Il procuratore ha spiegato che le indagini sono partite grazie all'onestà di un ex assessore ai lavori pubblici, Alfonso Gargano, dipendente della Polizia di Stato, che subito si rifiutò di sottostare ai giochetti per favorire le solite ditte degli amici. Una posizione che gli costò il posto di assessore, in quanto Di Marco Testa gli ritirò subito la delega. Il procuratore ha anche sottolineato come da diversi mesi, da quando si è cominciato a parlare di questa inchiesta, diverse ditte della Marsica si sono rivolte alla procura per segnalare casi di irregolarità identici in altri Comuni. Il procuratore non ha escluso quindi che presto altri Comuni della Marsica saranno interessati da Mani pulite.

Le indagini affidate ai carabinieri di Tagliacozzo guidati dal capitano Edoardo Commandè sono coordinate dal sostituto procuratore Roberto Savelli. Nel mirino della Procura di Avezzano ci sono appalti pubblici, gare, organizzazione e patrocini ad eventi. Comprese alcune manifestazioni estive, tra cui il Festival di Mezza Estate e il raduno motociclistico in piazza dell’Obelisco. I carabinieri, che in municipio hanno compiuto tre acquisizioni di atti, cercano di fare chiarezza sui rapporti con le aziende “Aurora pubblicità” e “Alessandro Di Michele Comunicazioni”, entrambe di Tagliacozzo. I carabinieri hanno depositato in Procura anche gli atti relativi al polo didattico da realizzare “con urgenza” all’ex Pretura, e l’affidamento alla srl Carrera, che ha in gestione fino al 2035 l’ippodromo dei Marsi. All’inizio di ottobre, sono stati acquisiti gli atti relativi all’affidamento dell’incarico di progettazione dei lavori della scuola elementare “Bevilacqua”, quelli relativi all’affidamento dell’incarico di progettazione dei lavori di ampliamento del cimitero di Tremonti e gli atti per la realizzazione di una nuova scalinata alla chiesa di San Francesco nella frazione di Villa San Sebastiano. Dell’acquisizione hanno fatto parte anche i documenti relativi agli affidamenti degli incarichi di progettazione delle reti idriche e fognarie di Marsia. E poi ci sino i lavori che hanno interessato il corso del fiume Imele, che attraversa il ristorante-bed&breakfast di proprietà della famiglia del sindaco.

A giugno prossimo, in vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali, Maurizio Di Marco Testa si sarebbe ricandidato a sindaco di Tagliacozzo. In una intercettazione telefonica, poche ore dopo l'incendio della notte del 12 febbraio che gli distrusse tutte le automobili di famiglia, il sindaco si vantò di questo episodio, dicendo che avrebbe avuto un ottimo ritorno di immagine per le elezioni. Sull'incendio delle auto i carabinieri stanno portando avanti un'indagine parallela.

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