Tentata truffa coi fondi del terremotoChiesto il processo per il vescovo dell'Aquila

Il vescovo ausiliare è accusato di aver divulgato "notizie segrete" a uno dei principali indagati per la tentata truffa coi fondi per il sociale messi a disposizione dopo il sisma dall'ex ministro Giovanardi

L'AQUILA. La procura della Repubblica dell'Aquila ha chiesto il processo a carico del vescovo ausiliare monsignor Giovanni D'Ercole. Chiuse le indagini preliminari e decorsi i termini per le memorie difensive e gli ulteriori atti d'indagine, il pm Antonietta Picardi ha fissato le accuse nei confronti dei principali indagati per l'inchiesta sulla tentata truffa della Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo con i fondi per il sociale messi a disposizione dall'ex ministro Giovanardi per il terremoto che ha distrutto L'Aquila nel 2009.

Il vescovo originario di Rendinara di Morino è accusato di rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale.  Secondo l'accusa, dopo l'interrogatorio telefonò a Fabrizio Traversi divulgando «notizie segrete». Per questo il pm chiede al gip di fissare l'udienza preliminare.  E' caduta, invece, la seconda ipotesi di reato inizialmente formulata nei confronti del prelato, relativa alle false informazioni al pubblico ministero.

La richiesta di processo nell'ambito dell'inchiesta sulla tentata truffa della Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo riguarda, oltre al vescovo ausiliare dell'Aquila monsignor Giovanni D'Ercole, anche i seguenti altri imputati: il professore romano Fabrizio Traversi, il medico aquilano Gianfranco Cavaliere, il sindaco di San Demetrio ne' Vestini Silvano Cappelli e Nicola Ferrigni presidente di Eurispes Abruzzo.

Il pm contesta a Traversi, Cavaliere, Cappelli e Ferrigni i reati di concorso in tentata truffa aggravata e continuata «perché compivano atti idonei a procurare loro ingiusto profitto inducendo in errore, tramite artifizi e raggiri, il Dipartimento politiche per la famiglia e il commissario delegato per la ricostruzione» per ottenere 12 milioni di fondi per il sociale. Inoltre, Cappelli, Traversi e Cavaliere sono accusati di falso in concorso; Traversi e Cavaliere anche di millantato credito e tentata estorsione; il solo Traversi anche di peculato per l'uso improprio di utenze telefoniche di un ufficio pubblico.

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