La trasformazione del 22enne egiziano Issam Shalabi

L'AQUILA

Terrorismo, il giovane egiziano respinge le accuse

Sentito dai magistrati il 22enne sospettato di essere un soldato irregolare dell'Isis. Negli anni scorsi, lavorava per una ditta di pulizie a Colonnella 

L'AQUILA. «Il mio assistito ha respinto ogni addebito rispondendo alle domande dei magistrati. Ha risposto di essersi iscritto ai siti non perché sia un affiliato ma per condividere notizie di ordine religioso».

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Così l'avvocato Alessandro Piccinini, legale di fiducia dell'egiziano Issam Shalabi, il giovane arrestato mercoledì scorso a Milano e rinchiuso nel carcere di Preturo (L'Aquila), che secondo le accuse dell'Antiterrorismo e della procura dell'Aquila era diventato un «soldato irregolare dell'Isis», un lupo solitario così pericoloso che per mesi è stato tenuto sotto controllo 24 ore su 24 per intervenire in caso decidesse di passare all'azione. Il 22enne abitava, all'epoca in cui sono scattate le indagini, a Colonnella, in provincia di Teramo, e lavorava per una ditta che aveva l'appalto per le pulizie in un fast food, per poi trasferirsi al nord. L'avvocato ha annunciato che tra breve presenterà ricorso al tribunale del Riesame. «Non ci sono elementi per dire che il mio assistito è estraneo a qualsiasi cellula terroristica» ha proseguito. «A tale proposito, voglio attendere le risultanze della perizia sul materiale informatico sequestrato al mio assistito». Piccinini ha spiegato che l'egiziano ha dato una spiegazione anche sulle intercettazioni a suo carico «ha spiegato di aver detto di avere timore di tornare in Egitto per paura di essere rintracciato dalla polizia per via di precedenti legati all'utilizzo di hascisc e all'appartenenza a gruppi ultras».