«Ti taglio la testa se non ritiri la denuncia» 

AVEZZANO. Le ha telefonato urlandole che le avrebbe tagliato la testa se non avesse ritirato la denuncia. È solo una delle tante accuse che hanno portato in carcere Manuel Cavazza, 32 anni di Avezzano (L'Aquila), arrestato l’altra notte nei pressi di Borgo Pineta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile. Il giovane è accusato di avere perseguitato l’ex compagna, una 30enne di Avezzano. Un inferno, stando alle accuse, iniziato nel febbraio di un anno fa, dopo la fine della loro storia. Cavazza, che ha precedenti per reati della stessa natura, commessi in una precedente relazione, è accusato di stalking e si trova rinchiuso in una cella del carcere San Nicola, in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni. Su di lui pendeva un ordine di custodia cautelare emesso dal gip del tribunale di Avezzano, su richiesta del sostituto procuratore Elisabetta Labanti. Almeno sei gli episodi di violenza contestati al giovane. «Ti ammazzo, ti mando all’ospedale», dopo le prime avvisaglie l’ex aveva trovato il coraggio di denunciare il 32enne. Ma l’uomo era diventato ancora più violento, sempre stando alle accuse. In un’occasione si è introdotto nell’abitazione della donna e ha provato a colpirla con uno sgabello. In un altro caso le avrebbe chiesto del denaro per lasciarla in pace. Le investigazioni hanno permesso di appurare che Cavazza, con reiterate condotte oppressive, aveva cagionato un perdurante stato di ansia e insicurezza all’ex compagna. Per il gip, dunque, il 32enne andava fermato prima che commettesse qualcosa di ben più grave. L’uomo è accusato di atti persecutori, violazione di domicilio, danneggiamenti. In una circostanza, sempre stando alla ricostruzione dei carabinieri, ha preso a martellate, rompendo i finestrini, l’auto del padre della 30enne.

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