Una “Resuscita” carica di speranza 

Pratola Peligna, un’edizione con tante emozioni per la riapertura del santuario

PRATOLA PELIGNA. Si è rinnovato a Pratola Peligna l’antico rito della “Resuscita” e, come da tradizione, la buona riuscita è servita a lanciare anche un messaggio di speranza per i prossimi mesi dell’anno.
La manifestazione, curata dall’arciconfraternita della Santissima Trinità – guidata dal priore Giustino Trubiano – quest’anno, con la riapertura del santuario della Madonna della Libera è tornata a ripercorrere l’intera tradizione del rito con la “Resuscita” della notte di Pasqua. La manifestazione religiosa che ha il suo apice in un incontro tra il simulacro della Madonna e del Cristo Risorto, avvenuto con un buona presenza di pubblico nella mattina di Pasqua in piazza Garibaldi, è stata davvero sentita. Soddisfazione è stata espressa da parte di Mario D’Amato, Mario Puglielli, Mario De Santis e Maurizio Margiotta che hanno fatto parte della quadriglia del simulacro del Cristo Risorto, e da Emiliano D’Amato, Marco Geminiani, Francesco Liberatore ed Edoardo Margiotta assegnati alla quadriglia della Madonna.
Alla loro soddisfazione, oltre a quella del priore, della mastra Paola Galante e del presidente Mario Di Cesare si è aggiunta anche quella delle tante persone che non hanno nascosto la commozione durante la rappresentazione religiosa. Un’edizione carica di emozioni anche per la riapertura del santuario rimasto chiuso a lungo per i lavori post-sisma. (f.c.)
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