Università, pinacoteca e archivio storico nel Palazzo Torlonia

Edifici e parco ufficialmente dalla Regione al Comune Il presidente Di Pangrazio: struttura polivalente per la città

AVEZZANO. Uffici e servizi per il lavoro, le scuole, l’Università. Oltre all’archivio storico, alla pinacoteca, a spazi per mostre o conferenze. Tutto questo nel Palazzo Torlonia e nel suo parco, che in passato hanno ospitato la sede dell’Arssa. Giardini ed edifici passano definitivamente sotto il dominio del Comune di Avezzano. Un’ufficializzazione preceduta da polemiche, visto che il consiglio comunale ha deciso di accollarsi una spesa annua di 175mila euro. I consiglieri Tonelli (Ncd) e Santomaggio (Fi) non hanno gradito il piano del sindaco Gianni Di Pangrazio. Ma le loro voci non sono state ascoltate e ieri Regione e Comune hanno firmato il contratto di locazione alla presenza di Francesco Di Stefano, Eliana Marcantonio e Claudio Paciotti.

«Un bene comune reso disponibile alle persone, alle famiglie, alle organizzazioni civiche: oggi sono parole reali, cariche di concretezza, buone pratiche», commenta Giuseppe Di Pangrazio, il presidente del consiglio regionale che ha sponsorizzato l’iniziativa, «Palazzo Torlonia, simbolo dell’identità della terra dei Marsi e di un sistema socio-economico iniziato 150 anni fa da colui che ha prosciugato il lago Fucino, evolutosi dalla metà del secolo scorso con la riforma fondiaria e i servizi dell’Ente Fucino, ora è fruibile, godibile, utilizzabile come luogo che raccoglie la storia, l’arte, le tradizioni, la cultura, la vita di un popolo e il contributo che essa ha dato negli anni all’Abruzzo e all’Italia. Il consiglio regionale interviene finanziariamente nell’accompagnare la fase di transizione per consolidare la struttura, rendere più funzionali e accessibili i locali, recuperare e valorizzare le memorie delle opere esistenti, tutto finalizzato alla promozione progettuale dell’area: archivio storico, pinacoteca, allestimento di mostre, organizzazione di conferenze ed eventi particolari, ma anche uffici e servizi per il lavoro, le scuole, l’Università. Una struttura polivalente che reclama la sua importanza nella terra e nella comunità di oggi, accanto al polo di servizi per l’agricoltura che sta ritrovando il suo insostituibile ruolo nelle politiche agroalimentari, fondiarie e forestali della Regione. Persone, luoghi e cose sono l’insieme che produce cultura. Quelle risorse vengono da oggi riconsegnate alla comunità di appartenenza: famiglie, bambini, giovani, anziani ritrovano spazi di socializzazione, di apertura e di relazione con gli altri, facendo rivivere la storia e la splendida natura custodite nel Parco Torlonia».

Adesso la città aspetta i fatti. Non solo belle parole. ©RIPRODUZIONE RISERVATA