«Valorizziamo l’area del Morrone» 

Il sindaco Casini: abbazia, eremo e Campo 78 i luoghi in rete con il Masterplan

SULMONA. Abbazia, eremo e Campo 78: questi i luoghi da connettere tra loro nel nome di Celestino V per poter attrarre turisti. Di questo si è parlato al convegno che si è tenuto nell’abbazia morronese, alla presenza del vescovo Michele Fusco, dei rappresentanti della Soprintendenza e del Polo museale d’Abruzzo, di numerose associazioni del territorio, tra cui quella Celestiniana, e di cittadini. «La valorizzazione dell’abbazia di Santo Spirito al Morrone dev’essere strettamente collegata ai luoghi della storia e della memoria del territorio, che comprendono l’eremo di Sant’Onofrio e il Campo 78, importanti siti dalle enormi potenzialità e di grande interesse turistico», ha detto il sindaco Annamaria Casini, ricordando il progetto “Lo spirito d’Abruzzo-abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona”, nell’ambito dell’accordo per il Masterplan, firmato a settembre scorso tra Comune, Regione e Mibac, che ha messo a sistema quanto espresso dal territorio negli anni. «Riteniamo fondamentale un progetto aderente alle peculiarità del territorio peligno, congruente e integrato», ha aggiunto il sindaco, «che riguarda tutta l’area pedemontana e l’interazione di luoghi così importanti dal punto di vista storico e culturale ai fini turistici, proprio in considerazione del fatto che i fondi regionali per lo sviluppo vanno in questa direzione. Dopo varie riunioni, che si sono susseguite in questi mesi, sta prendendo forma l’articolato intervento di recupero dell’importante complesso monumentale, con un ruolo centrale dell’intero territorio, quale Distretto dello spirito e della conoscenza», chiosa Casini, «in un’area con potenzialità attrattive di livello internazionale, ma oggi scarsamente valorizzata».
Il progetto, che riunisce, tra l’altro, i contributi di enti, associazioni, Soprintentenza e diocesi, valorizza la vocazione dell’abbazia.
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