L'AQUILA

Via magliette e messaggi, ecco le ruspe 

Lunedì iniziano i lavori di demolizione delle parti di edificio rimaste in piedi. Centofanti custodirà i ricordi lasciati in 8 anni

L’AQUILA. La maglietta grigia di smog è attaccata con tanta forza che sembra essere diventata un tutt’uno con il filo di acciaio delle transenne. Sta attaccata davanti alla Casa dello studente chissà da quanti anni, sei, sette, forse addirittura otto. Giorni e giorni con sole, pioggia e neve, ad assorbire i gas dei tubi di scarico del traffico di via XX Settembre, l’hanno trasformata in qualcosa che anche le forbici da potatura fanno fatica a scalfire. Antonietta Centofanti, presidente del Comitato vittime della Casa dello studente, lavora in un silenzio quasi religioso. Deve rimuovere i simboli, le foto, le magliette, i piccoli ricordi accumulati in questi anni davanti a quella casa che nel terremoto del 6 aprile 2009 è crollata portandosi via otto giovani vite. Ci sono un paio di scarpe legate con una corda elastica, i nodi alle magliette non si riescono ad aprire e non si può fare altro che tagliare la stoffa, un angolo alla volta. Le spille da balia si sono incollate con tanta forza che per aprirle ci vorrebbero le tronchesi. Tutto questo perché lunedì inizieranno i lavori di demolizione di quel che resta del complesso e bisogna salvare quelle testimonianze di dolore. I palazzi vicini sono stati abbattuti e ricostruiti. Tra poco vi tornerà la vita e quel rudere malfermo rappresenta un pericolo costante. Per questo lo scorso aprile il Comune ha emesso l’ordinanza di demolizione. La Casa dello studente verrà abbattuta, insieme ad altri palazzi pericolanti. «È un’emozione forte», sussurra Antonietta Centofanti al telefono. In un’ora di lavoro tutti i simboli di un dolore che non potrà mai passare sono staccati. Stanno in uno scatolone, dopo un passaggio in lavatrice verranno messi via per tornare qui tra qualche anno, quando al posto della Casa dello studente nascerà un luogo della memoria, progettato dagli studenti dell’Università in virtù di un accordo tra Ateneo aquilano e Comune.
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