ESTATE A COSTO ZERO

Abruzzo, 100 km di costa con mare e spiagge libere 

Da Martinsicuro a San Salvo, ecco dove si può piantare gratis l’ombrellone. Ma gli accessi sono difficili da trovare

PESCARA. Libero mare in libera spiaggia. In Abruzzo ci sono 145 chilometri di costa, di cui oltre 100 riservati alle spiagge libere, 30 occupati da stabilimenti balneari e il restante 3 per cento da alberghi e campeggi.
Qui Pescara-Montesilvano. Tra Pescara sud e Montesilvano ci sono 14 tratti di spiaggia libera gestiti dai Comuni. Le più attrezzate, otto spiagge, con chioschi bar, toilette e rimessaggi barche, compreso il servizio di salvataggio della Compagnia del mare, si trovano sul litorale pescarese. Servizi insufficienti, e in qualche caso assenti, invece, sulla costa montesilvanese. Le aree free gestite dal Comune di Pescara sono ubicate a partire da Portanuova: dal lido Ombretta al confine con Francavilla; da Mareblu a 186 Beach nella zona di Fosso Vallelunga. Superato il Villaggio Alcyone, gli spazi non in concessione sono compresi tra Ippobeach al lido Aurora; tra la Fondazione Paolo Sesto e Lido Azzurro; 300 metri in zona Madonnina e trabocchi; 100 metri zona Nave di Cascella, in centro; tra Nettuno e Jambo e tra le Hawaii e la Lampara, più a nord.

Abruzzo, 100 km di spiagge libere ma gli accessi non si trovano
L'estate a costo zero da Martinsicuro a San Salvo ma trovare i varchi per raggiungere l'arenile è difficile (video di Lorenzo Colantonio)

A Montesilvano le spiagge libere, sei, si trovano tra la Conchiglia Azzurra e Il Faro; tra Saturnia e il Bigantino; da Bagni Bruno a Sabbia d'Oro; da bagni Luca a Copacabana; dalla Rosa dei Venti alla Riviera. Per servizi mancanti, dalle toilette al bar e ristorante, gli utenti possono rivolgersi agli stabilimenti balneari.
Qui Vasto. Dalla baia di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci, alle suggestive località della costa. Non c’è che l’imbarazzo della scelta per chi non ama il litorale attrezzato ed è in cerca di spiagge libere e selvagge lontane dai rumori degli stabilimenti balneari. Il territorio di Vasto vanta un’infinità di calette adatte a tutte le esigenze dei bagnanti, che alternano alte falesie, rocce, sabbia finissima a ciottoli e sassi, con scorci panoramici di una bellezza unica. Vignola, Trave, San Nicola, Casarza, Mottagrossa, Canale sono località della costa con paesaggi mozzafiato anche se, in alcuni casi, difficili da raggiungere per la presenza di accessi al mare in condizioni non proprio ottimali. E proprio per questo più adatti alle comitive di giovani che alle famiglie. Una delle mete preferite per chi ama la natura selvaggia è la spiaggia di Punta Penna, all’interno della riserva naturale di Punta Aderci. La sabbia presente forma delle rarissime dune con la tipica vegetazione, l’acqua è cristallina grazie anche al gioco delle correnti, mentre il fondale a discesa progressiva è particolarmente adatto ai bambini. Un voto al litorale vastese? Dieci. La natura da queste parti è stata particolarmente prodiga.

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Qui Lanciano. Lunghe spiagge ciottolose ma soprattutto calette incastonate tra trabocchi e scogli. Brulicano di piccole spiagge libere San Vito e Rocca San Giovanni mentre Fossacesia può contare su tratti molto più lunghi visto che dei 5 chilometri di costa ben 3 sono liberi. A San Vito si parte con Calata Cintioni spiaggia con pietre a nord del porto, si continua con la spiaggia sabbiosa di calata sud. Poi c’è il “maruccio” con una stretta spiaggia ghiaiosa e scogli proprio davanti alla battigia. Rocco Mancini è tra le più note e attrezzata di tutto punto. Poi ci sono le splendide spiaggette del promontorio dannunziano e calata Turchino che però rispetto al passato ha uno spazio molto ridotto a causa dell’erosione. La spiaggia di Valle Grotte è invece condivisa con il comune di Rocca San Giovanni, ne delimita il confine. A Rocca nota è la Foce, la spiaggia più grande del Comune, attrezzata, con parcheggi liberi. La novità è la spiaggetta del cavalluccio due: 70 metri di sabbia ottenuti quest’anno grazie alle scogliere. La prima spiaggia libera di Fossacesia è quella storica della Fuggitella, incorniciata in una vegetazione ricca e selvaggia e per questo dotata di pochi servizi. Dalla ex stazione invece tutte le spiagge libere sono attrezzate con docce, bagni. Vicino alla piazzetta sul lungomare poi c’è uno spazio libero attrezzato per i diversamente abili.
Qui Teramo. Bilancio in chiaroscuro per la costa teramana: sempre meno arenile libero ma si rinforza il baluardo delle aree protette riservate alla natura incontaminata, tra dune, fauna e vegetazione spontanea. Negli ultimi anni, infatti, alla costante antropizzazione del litorale si è legato fortemente il grave fenomeno dell’erosione costiera, che sta divorando metri di spiagge libere e private, soprattutto in prossimità delle foci dei fiumi. A legare e amplificare i due fenomeni è stata la compensazione prevista dalla normativa regionale, che permette ai gestori delle concessioni balneari di recuperare una parte di arenile e di ombrelloni persi con l’avanzare del mare, a scapito delle spiagge libere a loro confinanti.
Particolarmente eclatante è il caso di Alba Adriatica, dove sono quasi del tutto scomparse le strette fasce di arenile libero incastonate tra i fitti stabilimenti della costa centrale e nord della località. Ad Alba, però, è degno di nota anche il piccolo tratto di arenile riservato alla nidificazione del fratino e alla crescita del giglio di mare. La località è stata infatti tra quelle che ha risposto per prime e in maniera più completa alla chiamata del Wwf e degli operatori dell’Area protetta del Cerrano, preoccupati per il rischio di scomparsa delle due specie.
Questa, ad ogni modo, è solo l’ultima manifestazione della crescita ed evoluzione della consapevolezza teramana sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente marino. Andando a ritroso nel tempo, si incontrano l’area protetta del biotopo di Martinsicuro, individuata e promossa da decenni ma definitivamente delimitata nel 2013, e le più vaste e importanti aree del parco marino del Cerrano (istituito nel 2010 dopo un iter di 13 anni) tra Pineto e Silvi e della riserva del Borsacchio (istituita nel 2005) tra Roseto e Giulianova.
Cinzia Cordesco
Anna Bontempo
Teresa Di Rocco
Luca Tomassoni