Abruzzo, i dieci lavori di cui c’è più bisogno 

I posti da coprire per l’estate sono 29mila. Ad aprile superano quota 8mila Guidano la classifica i camerieri, i servizi di pulizia, i commessi e gli autisti

PESCARA. È di 29.500 unità il fabbisogno di personale stimato dalle aziende abruzzesi nel periodo aprile-giugno 2019, ma il 27,5% delle figure professionali richieste sarà di difficile reperimento. Delle necessità complessive, 8.370 unità si riferiscono al solo mese di aprile. A rivelarlo è il Bollettino Excelsior Informa sui programmi occupazionali delle imprese rilevati dal sistema delle Camere di commercio italiane pubblicato dall’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro). In tutto il Paese, nello stesso periodo, il fabbisogno stimato è di 1.333.280 unità, a fronte del 26,3% di forza lavoro che non sarà facile trovare. Il fabbisogno abruzzese rappresenta il 2,2% del totale.
I PIÙ RICERCATI DI APRILE. In testa alla classifica della forza lavoro più richiesta nel mese di aprile figurano gli addetti nelle attività di ristorazione (73.380 in Italia e 1.614 in Abruzzo); personale non qualificato nei servizi di pulizia (38.700 di cui 851 in Abruzzo); addetti alle vendite (in Italia 35.600, e 783 in Abruzzo), conduttori di veicoli a motore (20.490, di cui 204 nella nostra regione). Di impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali ne servono 15.220 (334 nelle aziende abruzzesi), e 13.410 (295 in Abruzzo) unità di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci.
Sempre a livello nazionale servono 11.850 artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili (di cui 260 in Abruzzo), 11.400 meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (250 in Abruzzo) , 11.010 impiegati addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela (242 in Abruzzo) e 10.950 tecnici dei rapporti con i mercati (240 nella nostra regione).
LE FIGURE MENO RICHIESTE. La categoria meno richiesta in assoluto, per ovvi motivi, è quella dei dirigenti (720 in tutta Italia e 15 in Abruzzo), seguita dalle professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione, che complessivamente a livello nazionale assorbiranno 18.310 lavoratori, di cui 402 nelle imprese abruzzesi. Anche la categoria degli impiegati è in fondo alla classifica con 37.750 posizioni aperte a livello nazionale, di cui 830 in Abruzzo. In questo ambito, la categoria degli impiegati addetti agli sportelli e ai movimenti di denaro è quella meno rappresentata, a fronte di un fabbisogno di 2.560 unità, di cui appena 56 nella nostra regione
. Questa è anche la categoria, in assoluto, per la quale è previsto il minor numero di ingressi. Anche su scala trimestrale per questa tipologia di impiegati le cose non vanno meglio: sono previste 9.780 assunzioni, di cui 215 in Abruzzo.
Peggio di loro, sempre da qui a giugno, solo i conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche. Ne servono 8.220 in Italia e 180 in Abruzzo.
I TITOLI DI STUDIO. Analizzando il fabbisogno di forza lavoro da parte delle aziende in base al titolo di studio viene fuori che l’aliquota più numerosa è quella che si riferisce al settore ristorazione (38.410 addetti) in possesso della sola qualifica professionale. Subito dopo ci sono le 28.710 figure richieste dal settore indirizzo amministrazione, finanza e marketing, per le quali è richiesto il diploma di scuola superiore quinquennale. Al terzo posto le 17.820 figure richieste dal settore meccanico, per le quali è richiesta la qualifica professionale. A livello complessivo, tuttavia, sono i diplomati quinquennali che avranno più occasioni di trovare un impiego (ne servono 150.400, pari al 36% delle richieste del mese di aprile), seguiti da chi è in possesso di qualifica (128.640, il 31%), da chi è in possesso di diploma di scuola dell’obbligo (93.490, il 23%). Fanalino di coda i laureati, con 42.540 richieste. A tenere banco sono le lauree a indirizzo economico(11.160 richieste nel mese di aprile), seguite da ingegneria (10.470), indirizzo sanitario e paramedico (3.100), insegnamento e formazione (2.760) e chimico-farmaceutico (2.250).
LE IMPRESE. Ad aprile sono 235.630 le imprese italiane in cerca di personale, in aumento rispetto al dato di marzo (223.170). A livello nazionale è la Lombardia, con le sue 78.660 richieste è la regione che assume di più. In coda Valle d’Aosta e Molise (rispettivamente 940 e 1.380 richieste).