Abruzzo in lutto per la morte di Ugo Crescenzi

Ex presidente del consiglio regionale ed ex deputato Dc, Crescenzi lavorò alacremente per lo sviluppo di Pescara. I funerali mercoledì alle 10,30 nella chiesa del Sacro Cuore

PESCARA. Si è spento all'età di 86 anni Ugo Crescenzi, ex presidente del consiglio regionale abruzzese nonchè deputato della Democrazia Cristiana nella decima legislatura (1987/1992). Nato a San Benedetto del Tronto il 25 aprile 1930, Crescenzi si stabilì a Pescara dopo gli studi, quindi sposò un'abruzzese e formò famiglia a Pescara. Esponente del grande partito di massa che era la Dc negli anni Settanta e Ottanta, e dotato di uno spessore culturale non comune per un politico, insieme a Giuseppe Quieti e Gaetano Novello Crescenzi riuscì a far emergere Pescara all'interno del suo partito e ad inserirla in quel grande programma di sviluppo della regione che i potenti Remo Gaspari da una parte (Chieti) e Lorenzo Natali dall'altra (L'Aquila) stavano programmando a partire dall'insediamento delle industrie fino alla grande opera del traforo e dell'autostrada A24. Infrastrutture determinanti per la città di Pescara come la prosecuzione dell'autostrada, l'Asse attrezzato, il potenziamento dell'aeroporto, la nuova stazione ferroviaria e il porto turistico furono, nel corso degli anni, i risultati  raggiunti dalla classe politica che aveva in Crescenzi un modello. Ricoverato da quattro giorni all'ospedale di Pescara a causa di un blocco renale, oggi Crescenzi è venuto a mancare. I suoi funerali si terranno mercoledì prossimo, 11 gennaio, alle ore 10,30 alla chiesa del Sacro Cuore di Pescara. La salma verrà poi tumulata nel cimitero di Colonnella (Teramo).

Il cordoglio del presidente D'Alfonso. "Mi lacera sapere che Ugo Crescenzi non è più tra noi". Queste le prime parole di dolore espresse dal presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso. "Ho coltivato con dedizione l’amicizia che mi legava a lui poiché rappresentava un modello: democristiano purosangue, fautore di una politica ricca di profondità intellettuale, egli ha seguito tutto il cursus honorum nel partito fino a diventare primo Presidente della Regione Abruzzo nel 1970. L’esperienza da deputato ne mise in luce la lungimiranza per quanto riguarda le grandi scelte sul territorio: già alla fine degli anni Ottanta presentò progetti di legge per la cessione gratuita in uso al Comune di Pescara delle aree di risulta dell'ex stazione ferroviaria e per il riconoscimento dell'aeroporto d'Abruzzo come scalo adriatico di Roma. Fu anche promotore di un disegno di legge sull’occupazione giovanile, per l’esclusione dell'applicazione dell'Iva sulle somme erogate da enti pubblici a cooperative o società di lavoro costituite prevalentemente da giovani. La sua attività si esplicò anche nel sociale: egli fu tra coloro che, nel 2001, fondarono la sezione pescarese dell’Ail. Ha saputo coniugare con sagacia dimensione culturale e impegno politico, ed è stato tra i primi teorizzatori e realizzatori del regionalismo abruzzese. Da lui ho ricevuto consigli preziosi e ne custodisco caramente la memoria poiché lo considero un padre spirituale. Porgo affranto alla sua famiglia le mie condoglianze più sentite".