TRASPORTI

Abruzzo, oggi mezza giornata senza bus e treni

I sindacati Cisl, Cisal e Uil verso lo sciopero regionale dalle 9 alle 13 per protetare contro l'inerzia sulla riforma dei Servizi minimi, i licenziamenti Sistema, i ritardi su Sangritana

PESCARA. Mezza giornata senza trasporto regionale. E' quanto si profila per oggi, venerdì 25, in seguito allo sciopero confermato dalle 9 alle 13  da Fit-Cils, Uiltrasporti e  Faisa Cisal   dopo che la Regione non avrebbe loro fornito risposte  e tantomeno certezze sui temi della riforma, dell'organizzazione e dei licenziamenti della società Sistema.  I motivi sono da ricondurre ai mancati passi avanti da parte della Regione rispetto alla definizione dei Servizi Minimi del Trasporto pubblico locale. I sindacati fanno notare che nemmeno l'annuncio dello sciopero per il 25 maggio ha prodotto "una presa di coscienza della gravità della situazione e consentito passi avanti delle procedure necessarie all’approdo in Consiglio Regionale della relativa Delibera 848/c". "La riunione tenuta il 21 maggio in regione con il consigliere delegato ai Trasporti Maurizio Di Nicola, infatti, non ci ha purtroppo fornito gli aggiornamenti positivi che auspicavamo rispetto all’avanzamento e definizione delle procedure", sottolineano le segreterie regionali Cisl, Cisal e Uil trasporti che denunciano allo stesso tempo "il comportamento partigiano" del consigliere regionale Pietrucci: "Ha inteso accompagnare in regione una delegazione aquilana della Cgil in una riunione senza ovviamente mostrare interesse all’ascolto delle tesi delle altre sigle sindacali confederali che mai hanno rinunciato o delegato ad altri il ruolo di difesa delle aree interne del territorio regionale".

 Di Naccio (Cisl), Murinni (Uil) e Lizzi (Cisal) auspicano che "nella II Commissione prima, ed in consiglio regionale poi, vengano
salvaguardate le aspettative di tutti i territori e esaminate le ragioni di tutti i sindacati
piuttosto che soltanto quelle di una specifica organizzazione e di uno specifico territorio".
E rilevano infine un altro pericoloso “lento procedere” degli iter rispetto alla: definizione del trasferimento delle attività commerciali su ferro e su gomma a Sangritana s.p.a., ritardo che determina l’accumularsi di gravi perdite nel bilancio di TUA S.p.A.; definizione delle partecipazioni societarie all’interno della società Autoservizi Cerella; creazione dell’Osservatorio della Mobilità deputato a garantire una corretta sorveglianza, a favore dell’utenza, sulla regolarità e qualità dei servizi erogati; creazione dell’Agenzia della Mobilità utile anche per un significativo recupero di risorse economiche. Tutte attività", concludono, "che risultano indispensabili oltre che per il completamento della riforma dei trasporti anche per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali del settore avuto riguardo in particolare alla prossima chiusura della Società Sistema che determinerà il licenziamento di ben 46 lavoratori".