Abruzzo: pedaggi autostradali, tolti gli aumenti per 3 mesi / VIDEO

L’annuncio del ministro Toninelli: «Dal 1° ottobre al 31 dicembre si paga meno». Lolli bloccato all’ingresso del dicastero

L’AQUILA. Colpo di scena al ministero dei Trasporti, dove la lunga battaglia dei sindaci e degli amministratori di Abruzzo e Lazio, mirata alle tariffe eque sull'A24/25, ha centrato il primo importante risultato: «L'ultimo aumento del 2017 sarà sospeso dal 1° ottobre al 31 dicembre». Si tratta del 12,86% in meno.
Parola del ministro Danilo Toninelli, arrivata in zona Cesarini, quando la carovana di amministratori, sindacalisti e cittadini, con in testa il presidente della Regione, Giovanni Lolli, in attesa da oltre due ore nel piazzale del Mit, stava per fare dietrofront per passare ad altre forme di protesta contro le mega tariffe. Toninelli ha “aperto le porte” del Mit alla delegazione dei sindaci per un faccia a faccia veloce fuori agenda nell'atrio. E qui è andato in scena un piccolo “incidente diplomatico”: gli uscieri hanno sbarrato il passo a Lolli poiché il suo nome non figurava nella delegazione. Il presidente, quindi, non proprio soddisfatto, ha abbandonato il campo.

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"Vergogna, vergogna". I sindaci abruzzesi davanti al ministero
La protesta a Roma contro i rincari dei pedaggi autostradali, sale la tensione dopo l'attesa di due ore. Lolli e Di Pangrazio in prima fila (video da fb di Alessandro Lanci)


Pochi minuti dopo Toninelli ha informato la delegazione composta da sindaci e amministratori di Abruzzo e Lazio, Velia Nazzarro, Umberto di Primio, Rinaldo Seca, Alfonsino Scamolla, Luciano Romanzi, Luigino Testi, Marco Giusti, Beniamino Pandolfi e Massimiliano Liani sullo stop agli aumenti del 2017 a partire dal prossimo mese. «Ho incontrato personalmente i sindaci e i rappresentanti sindacali», sottolinea Toninelli, «che sono venuti fin sotto il mio Ministero per testimoniare la loro rabbia sui rincari dei pedaggi dell'autostrada A24-A25. Ho detto loro che abbiamo intanto ottenuto da Strada dei Parchi, per il periodo ottobre-dicembre 2018, una neutralizzazione degli aumenti delle tariffe scattati nel dicembre scorso. E ho spiegato ai primi cittadini qual è l'impegno senza precedenti che questo governo sta portando avanti allo scopo di ridiscutere con i gestori autostradali tutte le concessioni in termini di costi da sostenere e servizi resi a chi viaggia».
Un piccolo, ma significativo, passo in avanti quindi, accolto con soddisfazione dagli amministratori, in attesa degli sviluppi futuri.
«Il ministro Toninelli», afferma Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, in linea coi colleghi, «ha comunicato la sospensione dell’aumento del 12,89% delle tariffe in vigore dal 1°gennaio 2018 e il ritorno, dal 1° ottobre 2018, alle tariffe 2017, insieme alla garanzia di aggiornamenti costanti in merito alla definizione del Pef tra il Ministero e Strada dei parchi. Siamo soddisfatti per questo primo importante risultato, ma continueremo la battaglia fino a quando verranno modificati gli attuali criteri concessori e rideterminate le condizioni di composizione delle tariffe, poiché l’obiettivo principale è la riduzione strutturale e definitiva delle stesse già a partire dal 1° gennaio 2019: il bene dei cittadini e dei territori che rappresentiamo dovranno prevalere sempre e superare gli interessi di qualsiasi altra logica». Per seguire la vicenda passo passo la delegazione ha ribadito la richiesta di un tavolo istituzionale aperto agli enti locali.
«È un segnale che in tutta onestà non mi aspettavo», dichiara il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, «con queste modalità e in questi termini. Va dato atto, qualora si terrà fede agli impegni presi, che è qualcosa di straordinario. L'abolizione dell'aumento sconsiderato era una delle nostre prime richieste. Sicuramente è un cambio di rotta rispetto al passato. Ora l'attenzione si sposta sul tema della sicurezza, ancor più importante del discorso dei pedaggi».
Sul versante di Pescara, la consigliera comunale, Leila Kechoud, ascrive il merito al gioco di squadra che ha visto in campo gli amministratori di Abruzzo e Lazio insieme ai sindacati, Cgil, Cisl Uil, Cna Confesercenti, Confartigianato, Anci, Uncem Lazio e perfino il II Municipio di Roma capitale.
Alla manifestazione al Mit hanno partecipato anche i parlamentari Stefania Pezzopane e Camillo D'Alessandro, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e il consigliere Pierpaolo Pietrucci. «L'unione fa la forza», conclude Kechoud, «quando la politica si unisce per il bene della collettività i risultati si ottengono».
Sulla trasferta romana al Mit, comunque, “resta l'ombra” di quel muro alzato davanti al Presidente della Regione. Giovanni Lolli non lo considera lesa maestà e apprezza il passo in avanti sulle tariffe, però sottolinea lo scarso «senso istituzionale emerso al Ministero, dove hanno lasciato anche oltre 120 sindaci all'addiaccio per un paio di ore. La dignità delle istituzioni non va mai dimenticata», sottolinea Lolli, «mentre lo stop tariffario è un primo risultato frutto soprattutto del grande lavoro di squadra portato avanti dai sindaci delle due Regioni, al di là dei colori politici, per tutelare i cittadini. Non era scontato. La partita però è ancora lunga, quindi, il movimento con in testa sindaci e amministratori deve restare unito per arrivare a un accordo globale teso a rimettere le cose a posto. Vogliamo essere coinvolti nel percorso di revisione generale del sistema tariffario».
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