Aca, un solo addetto e utenti in coda

Lo sportello di Francavilla non ha neanche una sala d’attesa e le persone sono costrette a fare la fila all’aperto

FRANCAVILLA. Un ufficetto di pochi metri quadri. E fuori, in attesa, una piccola folla di utenti arrabbiati e nervosi. Pronti a scattare per una lite sulla precedenza, visto che non c'è nemmeno un distributore di numri che negli uffici aperti al pubblico regola il turno e previene le controversie. Così l'Aca spa, il gestore idrico per il Pescarese e l'Alto Chietino, serve il suo grande pubblico di utenti che fanno capo alla sede di corso Roma. La porta di ingresso non si apre su una sala d'attesa, ma direttamente sull'ufficio. «Al freddo dell'inverno, al caldo dell'estate e col vento o la pioggia», tuona un anziano in attesa, «dobbiamo attendere qui fuori. E' la terza volta che ci vengo in quattro mesi per problemi al mio contatore e alle bollette dei miei figli, ma dentro non è possibile sedersi per ragioni di sacrosanta privacy che io approvo», confida. «In due volte, oggi è la seconda», gli fa eco un altro, «qui ho visto di tutto, da gente disperata per distacchi dell'acqua a utenti costretti alla fila per problemi che non potevano però essere risolti qui. Ma c'è un unico impiegato che fa quello che può, non affiancato da un collega che magari potrebbe fornire informazioni veloci senza attese di ore». Un'azienda pubblica, la società per azioni Aca, con bilanci plurimilionari e decine di migliaia di famiglie come clienti obbligati, in regime di monopolio. Ma con uno sportello che a Francavilla non è adeguato ai numeri e alle funzioni che la legge attribuì nel 2001 in Abruzzo ai gestori del ciclo idrico integrato su base provinciale. La fila si forma già alle 9, l'orario di apertura. E si ingrossa fino alle 11, spesso fino a una quindicina in attesa quando una pratica all'interno del minuscolo locale segna il passo. C'è chi viene qui da centri vicini, per evitare Pescara e il suo traffico. Dotata di un impiegato, un computer con stampante e una fotocopiatrice, lo sportello Aca di Francavilla e i suoi problemi potrebbero presto passare sotto la lente della direzione generale dell'Aca.

Così almeno promette il direttore commerciale Giancarlo Gennari. «Non abbiamo finora appreso di criticità per quell'ufficio», spiega, «ma abbiamo dimensionato le nostre delegazioni periferiche per sostenere il carico di lavoro richiesto dall'utenza e non di più. Siamo in una fase difficile in cui il grosso dei costi è sostenuto dall'area tecnica, perciò siamo consapevoli che in alcuni uffici l'unico impiegato in servizio andrebbe affiancato da un collega almeno nei momenti di maggiore afflusso previsto. A Francavilla», aggiunge, «abbiamo privilegiato un locale di piccole dimensioni perché l'unico disponibile nelle immediate vicinanze del municipio, dove l'utenza fino a qualche anno fa faceva capo per le pratiche legate all'acqua. Ma stiamo prendendo in considerazione altre opzioni».

Francesco Blasi

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