Acqua, bollette pazze il consumo quadruplica

Il Codacons denuncia il caso di un utente di Francavilla che deve pagare oltre cinquemila euro per un errore nella lettura del contatore

FRANCAVILLA. Più che di bollette pazze si dovrebbe parlare di bollette truffa. E’ quanto sostiene Vittorio Ruggieri, vice coordinatore regionale e responsabile provinciale del Codacons, prendendo spunto da due bollette dell’acqua recapitate dall’Aca a due diversi utenti francavillesi. «Le due bollette sono solo un esempio di quello che sta accadendo ai cittadini che subiscono i disservizi dell’Aca», denuncia Ruggieri. «Dalla loro lettura si vede chiaramente l’assurdità delle richieste: nella prima, a fronte di un consumo fatto registrare dal gruppo di lettura di circa 800 metri cubi, ne vengono addebitati addirittura 3.526 per un importo totale di 5.127,67 euro; nella seconda il contatore torna addirittura indietro passando da 1.477 metri cubi dell’11 agosto 2010 a 988 metri cubi del 18 aprile 2011. Ciò nonostante viene emessa una fattura di 914,23 euro e il povero utente malcapitato (il gestore di un noto locale del centro di Francavilla), per non aver pagato la bolletta assurda, si è visto addirittura staccare l’acqua per due giorni».

Per il responsabile Codacons è arrivato il momento di smetterla di chiamare queste fatture bollette pazze, «quasi a voler giustificare dietro un difetto di sistema, l’incapacità di gestione e la precisa quanto evidente volontà, di non far nulla per migliorare le cose». Per il Codacons si tratta di «bollette truffa e così dovrebbero essere chiamate e concepite in ogni sede, comprendendo quelle giudiziarie».

Facendo un raffronto con altre realtà limitrofe, Ruggieri evidenzia il caro acqua nei comuni serviti dall’Aca. «A Chieti, nel 2011, l’acqua per una utenza domestica è costata 0,27 euro per consumi fino a 72 mc; 0,41 euro per consumi da 73 a 168 mc; 0,57 euro per consumi superiori a 168 mc, mentre nei comuni serviti dall’Aca, tra cui Francavilla, l’acqua è costata 0,46 euro per consumi fino a 100 mc; 0,64 euro per consumi da 101 a 200 mc; 1,06 euro per consumi da 201 a 300 mc; e 1,31 euro per consumi superiori a 300 mc». Secondo il Codacons, a fronte di questo maggiore esborso sostenuto dai francavillesi negli ultimi 10 anni per l’acqua, calcolabili in circa 2.500-3.000 euro a famiglia, «con una penalizzazione maggiore per le famiglie numerose e a basso reddito che consumando di più, hanno visto le proprie bollette lievitare in maniera esponenziale», sottolinea Ruggieri precisando che «l’Aca non ha corrisposto nessun investimento sulla rete idrica e sull’impianto fognario, tant’è che il terzo depuratore a Francavilla è per tutti una chimera. A cosa è servito, per Francavilla, entrare tra i comuni serviti dall’Aca?».

Giuseppina Gherardi

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