Addio all’ingegner Lupone l’ultimo viaggio nella sua Tocco 

Folla ai funerali del professionista che ha progettato in tutta Italia strutture sanitarie e industriali L’abbraccio di amici, colleghi, imprenditori e politici alla famiglia del professionista «stimato da tutti»

PESCARA. L’ultimo viaggio lo ha fatto per tornare a casa sua, a Tocco da Casauria, nel suo paese natìo. Ma prima di lasciare Pescara, la città che lo ha visto tra i protagonisti di primo piano, Giovanni Lupone, l’ingegnere deceduto l’altro ieri all’età di 76 anni, ieri pomeriggio è stato salutato da centinaia di amici, colleghi, imprenditori, politici, collaboratori di studio, conoscenti e semplici cittadini.
In prima fila la sua famiglia, l’amata moglie Luisa con i figli Francesca Romana, Gaia, Valentina e Pasqualino, la cui unità e compostezza nel dolore hanno fatto ancora più onore alla memoria di un «grande uomo», come ha detto nell’omelia il parroco don Giorgio Campilii «e la presenza di tante persone è la prova della stima e considerazione di cui godeva». La chiesa dello Spirito Santo si è riempita pochi minuti dopo l’ingresso del feretro. Ci sono veramente tutti: da Vincenzo Marinelli a Lorenzo Di Properzio, da Daniele Sebastiani a Vincenzo Dogali, da Leonardo Pizzolo a Domenico Cappuccilli, dal sindaco di Montesilvano Francesco Maragno all’ex sindaco di Torre de’ Passeri Antonello Linari, dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri al presidente del consiglio comunale Francesco Pagnanelli. Ma l’elenco è lungo se si sommano anche i giornalisti e i colleghi ingegneri, rappresentati per tutti dal presidente dell’Ordine Marco Pasqualini.
Nato a Tocco, Giovanni Lupone andò a studiare ingegneria civile a Torino, per poi laurearsi a Roma, città alla quale è rimasto sempre molto legato. Dopo aver aperto lo studio a Pescara, Lupone ha legato il suo nome a importanti progettazioni, come gli ospedali di Roma, L’Aquila, Caserta, il distretto sanitario di Montesilvano, ma anche il Consorzio Aternum di Pescara e altre strutture civili e industriali.
Nonostante che fosse in pensione, l’ingegnere continuava a tenersi aggiornato: «Le sale operatorie adesso vanno costruite in maniera diversa», diceva ai collaboratori del suo studio. In serata la salma di Lupone è stata tumulata nella cappella di famiglia, a Tocco. (l.d.f.)