Allarme furti e microcriminalità Ladri anche a casa del sindaco

Francavilla, l’abitazione di Luciani in via Barbella visitata di notte dai soliti ignoti La banda si è intrufolata da una porta finestra e ha portato via pochi euro da un portafoglio

FRANCAVILLA. Furto in casa del sindaco Antonio Luciani. Anche il primo cittadino di Francavilla, così come negli ultimi tempi è accaduto a tanti altri residenti, è rimasto vittima delle sgradite attenzioni di ignoti malviventi, che nottetempo sono penetrati nella sua abitazione di via Barbella. Il colpo ha fruttato un magro bottino: i ladri hanno portato via pochi contanti che erano custoditi in un portafoglio, insieme a un giubbino e un paio di scarpe.

Il fatto è avvenuto all’inizio della settimana, nella notte fra lunedì e martedì. Il sindaco e i suoi familiari stavano dormendo nelle loro camere e non si sono accorti di nulla. Solo la mattina, al risveglio, si sono resi conto che qualcuno si era intrufolato in casa. Sul tavolo della sala, il portafoglio di Luciani aperto e svuotato dei contanti.

«Dentro c’erano appena dieci euro; i ladri hanno preso solo quelli, lasciando carte di credito e documenti» racconta il sindaco. «Sono sparite anche le scarpe che avevo tolto la sera e un giubbino, mentre pc, tablet e cellulari non sono stati toccati. In casa non teniamo oggetti di particolare valore e non c’erano cose preziose da rubare. Il danno è stato irrisorio». Non sono stati trovati segni di scasso al portone d’ingresso e alle finestre.

«Probabilmente, la sera prima, abbiamo dimenticato aperta una porta-finestra che affaccia quasi su strada. È possibile che i ladri siano entrati da lì. In ogni caso si è trattato di un episodio di poco conto, più opera di ragazzini che di professionisti». Il furto a casa del sindaco allunga un elenco già corposo di colpi messi a segno negli ultimi tempi nelle abitazioni e nelle piccole attività commerciali.

Fra gli episodi più gravi, si ricorda la recente rapina, in pieno centro, ai danni della gioielleria l’Angelo d’oro, e il furto avvenuto circa un mese fa in una casa di contrada Piane, dove due malviventi hanno chiuso in una stanza una donna di 77 anni, e dopo aver fatto a pezzi la cassaforte utilizzando una mola per il ferro, sono fuggiti con i gioielli di famiglia che erano custoditi nel piccolo forziere.

Luciani, nonostante le proteste e gli attacchi politici, basandosi sui dati avuti informalmente dai carabinieri, si è sempre detto dubbioso sull’effettivo incremento di rapine e furti in città. La scorsa settimana, per dare comunque una risposta all’allerta sicurezza, già da qualche giorno, il sindaco ha formalizzato al prefetto di Chieti la richiesta della convocazione d’urgenza del comitato ordine pubblico e sicurezza, al fine di fare il punto della situazione sulla base di numeri certi. «Ho chiesto» conferma Luciani, «di poter acquisire i dati statistici ufficiali degli ultimi 10 anni per poterli raffrontare».

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