SAN GIOVANNI TEATINO

Amianto all’ex fonderia, via libera alla rimozione 

L'annuncio del sindaco Luciano Marinucci: «Il complesso sarà bonificato». La proprietà comunica l’inizio delle attività: via l’eternit e recupero del ferro

SAN GIOVANNI TEATINO. Parte la rimozione dell’amianto dall’ex fonderia De Nicola di San Giovanni Teatino. Ad annunciarlo è il sindaco Luciano Marinucci: «Il Comune si è mosso con le procedure consentite ad appurare la situazione e a fare tutto quanto in suo potere per garantire i cittadini e il territorio. Siamo finalmente giunti a questi necessari atti di rimozione», dice il sindaco, «dopo un lungo, fondamentale e attento lavoro anche di ricostruzione dei fatti, al netto delle tante voci che hanno animato la vicenda».
Dopo gli interventi eseguiti all’esterno dell’ex fonderia, ora si interverrà sugli 8 grandi corpi fabbrica, risalenti a prima del 1939. Il complesso si compone infatti di 7 unità immobiliari con destinazione opificio e una a destinazione uffici. Dalla relazione della ditta Siia srl di Lanciano emerge che l’eternit è danneggiato e rappresenta un pericolo: dal documento trasmesso in Comune risulta che le lastre curve di fibrocemento, contenenti amianto, che costituiscono la copertura mostrano «diversi fenomeni di fessurazione e distacco di lastre, rendendo quindi pericolosa la pubblica incolumità. Gli impalcati di copertura configurati a tetti e/o calotte con diverse falde, mostrano, in particolare nei manti superficiali, evidenti segnali di precarietà e di degrado, denunciati e documentati anche dagli organismi preposti alla vigilanza ed al controllo ambientale». «Lo stato attuale dei manti a copertura degli opifici», dice il Comune in una nota, «ha determinato apprensione nei proprietari e nelle autorità pubbliche competenti». Ora, la ditta incaricata dalla proprietà, la società Master Building Sardina srl di Lanciano, ha inviato all’amministrazione la Segnalazione certificata di inizio attività edilizia (Scia) in riferimento agli interventi di rimozione dell’amianto, nonché rimozione, taglio, recupero e smaltimento del materiale ferroso presente all’interno del complesso industriale. «Gli interventi da eseguire», spiega il Comune, «si propongono di eliminare le situazioni di precarietà e di degrado nel pieno rispetto ed in ottemperanza alla disposizioni e alle prescrizioni vigenti per la bonifica di materiali cancerogeni. In precedenza la Master Building Sardinia ha provveduto: a eseguire analisi sui materiali per la relativa classificazione dei rifiuti da smaltire, a comunicare la realizzazione dei lavori al comando carabinieri forestali e all’Arta Abruzzo, a redigere il piano di lavoro secondo legge, comunicandolo alla Asl 2 per ottenere l’autorizzazione alla bonifica dell’amianto».