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Amministratori di condominio: «I controlli sono impossibili»

PESCARA. «I controlli per verificare le temperature delle caldaie sono impossibili». È il giudizio espresso ieri da Marco Pierotti, presidente provinciale dell’Anaci, l’associazione nazionale degli...

PESCARA. «I controlli per verificare le temperature delle caldaie sono impossibili». È il giudizio espresso ieri da Marco Pierotti, presidente provinciale dell’Anaci, l’associazione nazionale degli amministratori di condominio, nei confronti dell’ordinanza che il sindaco Alessandrini ha emanato giovedì scorso per limitare gli orari di accensione e ridurre la temperatura di un grado degli impianti di riscaldamento nelle case per combattere lo smog.

Le prime reazioni al provvedimento sono arrivate proprio dagli amministratori di condominio, quelli che, almeno in teoria, dovrebbero controllare l’applicazione delle misure contenute nell’ordinanza. «I controlli sono impossibili soprattutto per quanto riguarda la temperatura», spiega Pierotti, «l’unica cosa che possiamo fare noi amministratori è quella di limitare le ore di accensione, ma solo per gli impianti centralizzati nei condomini. Per quelli autonomi non si può fare nulla». «Bisognerebbe adottare misure più concrete per combattere l’inquinamento», fa presente il presidente dell’Anaci, «innanzitutto, costringendo o incentivando i condomini a cambiare le caldaie più vecchie per acquistare quelle nuove meno inquinanti».

Dello stesso avviso Tiziana Alfonsi, presidente provinciale della sede aquilana dell’Anaci. «All’Aquila abbiamo parecchie ordinanze in vigore, ma fortunatamente non una del genere», afferma, «noi amministratori siamo responsabili degli impianti centralizzati, quindi possiamo controllare il funzionamento e gli orari. Ma per le caldaie autonome non si può proprio fare nulla. Applicare le sanzioni nei confronti dei trasgressori appare, dunque, molto difficile». (a.ben.)

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