Una pattuglia dei carabinieri

MONTESILVANO

Anziano raggirato, coppia gli ruba per mesi la pensione

Un uomo e una donna arrestati dai carabinieri per circonvenzione di incapace dopo la denuncia del figlio della vittima

MONTESILVANO. Individua la sua preda, la circuisce. Poi, con la complicità di un amico, la raggira e spolpa per mesi di tutta la pensione. La vittima è un uomo di 85 anni, che vive solo. I sospetti truffatori _ una donna di 40 anni, S.B, e un uomo, D.M., anche lui quarantenne _ sono ora ai domiciliari. Tutti i protagonisti della storia, scoperta e denunciata dai carabinieri dopo lunghi mesi di indagine, vivono a Montesilvano. Il fatto. Ieri pomeriggio, i militari della compagnia di Montesilvano hanno arrestato l’uomo e la donna con l’accusa di circonvenzione di persona incapace. L’indagine dei carabinieri, avviata a fine agosto del 2018, ha dato corpo ai sospetti denunciati dal figlio della vittima del raggiro, il quale si era reso conto che il padre manifestava irragionevoli difficoltà economiche. A un certo punto, infatti, scopre che l’anziano, da tempo, consegnava tutta la sua pensione, un’indennità di 1.200 euro, a una coppia di sconosciuti. Non si sa bene come e perché l’85enne sia entrato in contatto e poi abbia frequentato la donna e quell’uomo, fino al punto da riporre in loro la più cieca fiducia e maturare la convinzione di poter affidare tutte le sue risorse. Sembra che la donna sia riuscita a farsi riconoscere come una lontana nipote, instillando in lui il dovere morale di aiutarla. Così, conquistata la fiducia dell’anziano, lei comincia a congegnare il piano criminale coinvolgendo il complice. I due prendono sempre più confidenza con il pensionato, lo accompagnano alle Poste e sistematicamente riescono a farsi consegnare tutta l’indennità o buona parte di essa. Per mesi, secondo il racconto emerso alla fine delle indagini, l’anziano ha creduto che il suo denaro servisse a far fronte alle sue esigenze di vita, grazie a un abile gioco di dare e avere, cioè di minime somme necessarie al sostentamento (circa 200 euro al mese) che gli venivano concesse. In realtà, gran parte della pensione serviva ad acquistare droga e a soddisfare altre necessità degli arrestati. I carabinieri li hanno tenuti sotto osservazione per alcuni mesi, fino a raccogliere gli elementi probatori sufficienti a giustificare le condotte di reato contestate.

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