Arbitri, la sezione Aia di Pescara compie 75 anni /FOTO Botta e risposta tra il presidente del Coni Malagò e Nicchi

Il numero uno degli arbitri ospite del convegno a Pescara: «Le polemiche in serie A non devono rovinare nostro lavoro» La replica di Malagò: «Anche gli arbitri sbagliano e sono favorevole alla moviola in campo»

PESCARA. Vivace botta e risposta tra il presidente nazionale degli arbitri di calcio Marcello Nicchi e il presidente del Coni (comitato olimpico nazionale italiano) Giovanni Malagò, ospiti a Pescara del convegno “Etica e Sport” organizzato dalla presidenza del consiglio regionale e dalla sezione arbitri cittadina che festeggia i 75 anni dalla fondazione, riguardo al tema della moviola in campo e degli errori commessi dai fischietti della serie A guidati dal designatore Braschi. «Non permetto che le polemiche di un campionato disputato da dieci persone (il riferimento è la serie A)», dichiara Nicchi, «vada a rovinare il lavoro svolto ogni da migliaia di persone che vanno ad aprire le sezioni arbitrali e che svolgono un ruolo sociale. Non accetto che si guardi solo a dieci partite di serie A e si tralascino le altre 8 mila e 500 che arbitriamo ogni settimana. Tecnicamente non ho nulla da eccepire sui miei arbitri e non è possibile il confronto tra l'uomo e la macchina». La risposta di Malagò è stata chiara: «Apprezzo l'accorata difesa d'ufficio del presidente Nicchi che è persona perbene, ma non accetto che si dica che tutti gli arbitri sono bravi e che nessuno sbaglia mai, non è possibile. Sulla moviola dico che non ci deve essere paura da parte di nessuno di noi ad andare incontro alla tecnologia. Io metterei subito la moviola in campo, come già c'è in altre discipline sportive, e la farei controllare direttamente all'arbitro. Non si deve aver timore di parlare dell'argomento».

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