Arte in riserva tra gli antichi eremi

Installazioni, sculture e operazioni di land art nelle Gole di San Venanzio

RAIANO. Geologia e arte nelle Gole di San Venanzio, angolo d'Abruzzo dove la natura è sovrana e dove il rapporto antico tra uomo e fede è insieme rito pagano e cristiano. "Rito, storia e preghiera" il concept ideato per la edizione 2016 di Air (Arte in riserva). Cinque gli artisti italiani -Gino Sabatini Odoardi, Licia Galizia, Emanuela Ascari, Giacomo Zaganelli e Daniela Di Maro (nella foto la sua opera Allotropica fotografata da Ugo Guidotti) -coinvolti dal curatore Ivan D'Alberto.

Installazioni site-specific, sculture e operazioni di land art da loro realizzate nel periodo di residenza nel luogo, si aggiungono alle prime opere - di Alessandro Antonucci, Claudio Cantelmi, Marco Di Iorio, Annalisa Guerri, Diego Mostacci, artisti chiamati per la prima edizione di Air - realizzate in sintonia con l'ambiente e il paesaggio. I loro interventi sono dislocati lungo il sentiero che congiunge l'eremo di San Venanzio, perfettamente incastonato nella montagna, al vecchio mulino. Il progetto di parco d'arte contemporanea nella riserva naturale di Raiano vive di unicità estetica e antropologica, combinazione straordinaria che non poteva sfuggire all'arte contemporanea in cerca di nuove emozioni e modalità di condivisione, sottolinea D'Alberto, storico e critico di arte contemporanea. A conferma i dati dell edizione in corso di Air (Arte in riserva), che dall'inaugurazione (l’11 agosto) dei nuovi interventi artistici a oggi ha contato centinaia di visitatori richiamati dalla straordinarietà del contesto ambientale e culturale: bellezza, storia, natura, fede , enogastronomia.

«Coniughiamo antico e moderno. Il geoturismo è l'unico tipo di turismo possibile da queste parti», spiegano dichiarano i promotori del progetto, l'associazione Terre Colte, il Comune di Raiano e l'ente gestore dell'area naturalistica. Un progetto, vale ricordare, nato all'interno dell'Osservatorio geologico di Raiano, zona sismica di primo livello nonché geosito riconosciuto dall'Ispra.

Da secoli l'Eremo di San Venanzio da Camerino è meta di frequenti pellegrinaggi. Sulle orme del santo vissuto a metà del 200 si arriva qui per allungarsi, letteralmente, fino alla Scala Santa nella piccola grotta dove, secondo i fedeli, si ritrova l'impronta del suo corpo. Motivo per alimentare il culto del luogo, le proprietà miracolose di quella pietra nella cura dei dolori artritici (litoterapia). Nella chiesa, un autentico gioiello nascosto è il Compianto del Cinquecento, di scuola napoletana, custodito nella cappella delle Sette Marie: diciassette figure in terracotta, tra apostoli, angeli e sette donne al cospetto del Cristo deposto. «Natura, storia, fede, ritualità e tradizioni sono stati fonte di ispirazione ideale per Air 2016», racconta Ivan D'Alberto. «Il rito e la preghiera sono facce di una stessa medaglia nel rapporto tra uomo e fede. L'azione rituale ha sempre fatto parte del territorio regionale abruzzese. La ripetitività delle azioni, la lentezza dei gesti e l'estraniamento di coloro che vivono questi momenti sono sempre stati messi in relazione ad alcuni fenomeni naturali e ai luoghi in cui si compiono. Il patrimonio diventa in Air lo stimolo per una riflessione artistica contemporanea. Le Gole di San Venanzio presentano le caratteristiche giuste: la stratificazione geologica che compone tutta la morfologia della riserva naturale, la presenza antropica millenaria che ha segnato il territorio e le leggende che rendono magico e suggestivo questo luogo».

Per il prossimo anno, anticipa il critico, si sta valutando l'attivazione di un premio da consegnare ad un artista di fama distintosi con interventi artistici site specific ambientali. Air è visitabile con ingresso libero, dalle 10 alle 19 fino a tutto il mese di settembre; da ottobre ad aprile, con orario invernale, fino alle 17. Sono possibili visite guidate contattando l'associazione Terre Colte, al numero di telefono 086472464.

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