Asse attrezzato, aperte le rampe Ma la frana di Pasqua è ancora lì

Inaugurato il nuovo collegamento tra il raccordo e il ponte della Libertà. Protesta di Pescarabici Per i lavori nella corsia chiusa da due mesi all’altezza del cementificio serviranno almeno tre mesi

PESCARA. Le nuove rampe di collegamento dell’Asse attrezzato con il ponte della Libertà, più conosciuto come ponte Capacchietti, sono funzionanti. Sono state aperte ieri mattina, durante una cerimonia in pompa magna con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e il sindaco Marco Alessandrini.

Corsia ancora chiusa. In compenso, nel tratto dell’Asse attrezzato all’altezza del cementificio, in direzione Chieti-Pescara, dove il 5 aprile scorso è crollato un muro di cinta laterale per una frana, si continua a circola su una sola corsia, ormai da quasi due mesi. I lavori che, secondo il Comune, si sarebbero dovuti concludere entro la fine di maggio, non sono mai partiti. Ieri, il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha fornito una nuova scadenza. «L’Anas ha attivato la procedura ristretta d’appalto di 20 giorni per la ricostruzione del muro», ha rivelato, «con l’azienda siamo in piena sinergia e faremo dei solleciti, se necessario, affinché entro 90 giorni si possa arrivare alla conclusione dell’opera. Anche l’Aca ci ha assicurato che sta per partire la cantierizzazione dell’opera per la raccolta delle acque reflue. Contiamo di terminare i lavori per la fine dell’estate». Se tutto andrà bene, quindi, altri tre mesi di forti disagi per gli automobilisti. Con il rischio che la situazione possa addirittura peggiorare nei mesi estivi a causa dell’aumento del numero dei veicoli dovuto alla presenza dei turisti.

Aperte le rampe. Il traffico, invece, dovrebbe migliorare all’interno con l’apertura delle nuove rampe di accesso del ponte della Libertà all’Asse attrezzato. È un nuovo sistema di collegamento del raccordo con la zona sud dell’ospedale, da una parte e con via Aterno, dall’altra. Alla cerimonia del taglio del nastro, con tanto di benedizione, sono intervenuti, tra gli altri, D’Alfonso, arrivato sul posto in sella alla sua moto Guzzi, Alessandrini, Del Vecchio, il questore Paolo Passamonti, i vertici dell’Arma, della Finanza e diversi cittadini.

D’Alfonso ha sottolineato l’importanza dell’opera. «Oggi si apre una nuova possibilità di spostamento per la città», ha affermato. «A marzo abbiamo messo la prima pietra del ponte nuovo», ha fatto presente Alessandrini, «oggi inauguriamo quest’opera, ma stiamo già lavorando per l’area di risulta, l’ex Fea e la zona industriale». «Giunge a compimento un’opera avviata con un progetto preliminare approvato in giunta nel 2008, con l’amministrazione D’Alfonso e poi finanziata nel 2009 dalla giunta regionale Del Turco. Diciamo grazie anche alla giunta Mascia che ha portato avanti questo progetto». «L’unico problema», ha precisato, «riguarda la mancanza della rampa di uscita per chi proviene da Chieti».

Le polemiche. Durante l’inaugurazione, i rappresentanti di Pescarabici hanno dato vita a una sorta di protesta, per il fatto che non sono stati previsti spazi idonei e riservati per il transito in sicurezza delle biciclette e dei pedoni. D’Alfonso si è impegnato a trovare i soldi per risolvere il problema. Invece, il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri ha preannunciato un secondo tapiro al sindaco «che ha dimenticato, ancora una volta, di riconoscere il merito di chi quell’opera l’ha pensata, finanziata, appaltata». Ossia, la passata giunta di centrodestra.

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