«Autostrade, i fondi nel decreto Genova» 

Annuncio dell’ad di strada dei Parchi, Ramadori, ma per il nuovo anno si prevede un altro aumento delle tariffe del 3,5%

L’AQUILA . «I 192 milioni per la prima fase della messa in sicurezza sismica delle autostrade A24 e A25 potrebbero essere inseriti già nel decreto Genova alla firma del Presidente della Repubblica». Lo ha detto ieri mattina Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada Parchi spa, la società che, dopo aver vinto la gara di appalto europea, dal 2003 gestisce le autostrade abruzzesi e laziali, a margine dell’audizione in Commissione territorio del Consiglio regionale d’Abruzzo riunita all’Aquila.
L’ANNUNCIO. È stato infatti lo stesso ministro delle infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, ad annunciare nei giorni scorsi in Commissione ambiente alla Camera, un provvedimento proprio per le autostrade A24 e A25. «Anche se i fondi non dovessero essere subito disponibili», ha spiegato Ramadori, «con il decreto firmato potremo andare alle banche a chiedere una anticipazione». Ramadori ha anche annunciato l’intenzione di dotare le autostrade abruzzesi, per prime in Italia, di un sistema di allarme in caso di terremoti. «Stiamo lavorando a un progetto che permetterà di chiudere i caselli e ogni singolo viadotto in caso di scossa sismica di una certa entità. Non è costosissimo o particolarmente complicato e possiamo farlo perché già adesso a fianco dell’autostrada corre un cavo in fibra ottica».
DOPO GENOVA. Dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova, le domande dei consiglieri si sono ovviamente soffermate sulla sicurezza. «L’autostrada è sicura», ha affermato Ramadori, «lo è in condizioni di utilizzo normali, e anche in caso di terremoti come quello dell’Aquila. Per eventi sensibilmente più forti ci siamo già attrezzati con un sistema anti scalinamento». Con il terremoto dell’Aquila, infatti, dai viadotti erano stati espulsi gli elementi che permettono lo scorrimento tra piloni e impalcato, con la creazione di uno scalino anche di 30 centimetri. «Se il terremoto ci fosse stato di giorno, altro che Genova», si è lasciato sfuggire Ramadori.
NEMICO SALE. «Il nemico del cemento e del ferro è il sale», ha detto Ramadori, «e comunque Strada dei Parchi ha fatto tutto quello che doveva in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria. Abbiamo anche verificato che l’ammaloramento, i distacchi che si vedono nelle fotografie pubblicate dai giornali, non supera i 5-6 centimetri di profondità. Abbiamo ricalcolato quindi ogni singolo elemento e verificato che è comunque perfettamente in grado di lavorare con gli attuali carichi».
LA SOLUZIONE DEFINITIVA. Il vice presidente Mauro Fabris ha ricordato che la soluzione definitiva è legata all’approvazione del piano economico finanziario (Pef) «che attendiamo dal 2013». La messa in sicurezza della A24 e A25 era prevista nella legge di stabilità del 2012 quando, dopo il terremoto del 2009 dell’Aquila, le due arterie erano state considerate strategiche in caso di calamità naturali. Non ci saranno modifiche di percorso, come proposto inizialmente da Strada dei Parchi in un progetto da circa 7 miliardi di euro. Mettere in sicurezza l’attuale percorso di 280 chilometri, con 175 viadotti, 29 gallerie e 2558 campate costerà invece 3,1 miliardi di euro. Quando Ramadori ha toccato il tema del rapporto con i sindaci, il consigliere provinciale Alfonsino Scamolla ha annunciato le proposte che i sindaci porteranno oggi al tavolo con il governo, tra le quali la declassificazione.
NUOVI AUMENTI. Per quanto riguarda le tariffe, nel nuovo piano sono previsti aumenti annuali del 3,5% per tutta la durata della concessione. «Noi pensiamo che aumenti così alti ci penalizzeranno», ha detto Fabris, «perché già oggi si registra un sensibile calo di utenza».