«Autostrade, sbloccate quei 57 milioni» 

Ramadori (Strada dei Parchi): «Senza i fondi chiuderemo i cantieri». Il nodo degli emendamenti alla legge di Bilancio

PESCARA . È nella legge di bilancio, probabilmente l’ultimo atto di una certa consistenza prima della fine della legislatura, che sono riposte le speranze per sbloccare i 57 milioni necessari al completamento della messa in sicurezza della A24 e della A25.
E mentre la politica, a Roma, se la prende comoda, il terremoto, in Abruzzo, torna a farsi sentire. Due scosse in 24 ore, una ad Amatrice di magnitudo 4, avvertita distintamente anche all’Aquila e in tutta la Valle dell’Aterno, e una di magnitudo 2.9, con epicentro a San Pietro della Jenca.
QUI STRADA DEI PARCHI
«Quante nuove scosse dovremo aspettare per capire che questa zona è ad alto rischio, e che i lavori di messa in sicurezza delle principali arterie autostradali non sono più rinviabili»? A parlare è Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei Parchi, società del Gruppo Toto concessionaria delle autostrade A24 e A25, che collegano Lazio e Abruzzo. Il primo allarme Ramadori lo ha lanciato i primi di novembre, proprio nella sede del quotidiano il Centro, nel corso del primo forum sui fondi europei. Se non vengono sbloccati i 57 milioni di euro necessari per completare le opere di messa in sicurezza delle autostrade, aveva detto, addio cantieri. Ora lo ribadisce. «La messa in sicurezza di A24 e A25 si sta bloccando: i cantieri già previsti e attivati per i lavori saranno costretti a chiudere uno dopo l’altro e i lavoratori, oltre 700, andranno a breve a casa». Ma come si è arrivati a questa situazione? «I fondi europei previsti saranno disponibili solo dal 2021», continua, «e l’anticipazione delle somme garantita dal ministero delle Infrastrutture tramite Cassa depositi e prestiti, a causa di un intoppo burocratico, è stata improvvisamente bloccata. Auspico vivamente che la vicenda possa evolvere positivamente. I lavori di messa in sicurezza non sono più procrastinabili».
LA PAURA DI PEZZOPANE
Sulla questione torna a intervenire anche la senatrice Stefania Pezzopane, autrice di emendamenti alla legge di stabilità per sbloccare i fondi. «La terra ha tremato ancora, in Abruzzo e non possiamo aspettare, sono preoccupatissima. Hanno ragione», ha detto, «i sindaci e i sindacati che in questi giorni hanno lanciato anche loro l’allarme sulla necessità di mettere in sicurezza antisismica l’A24 e l’A25. Va risolto il problema e la soluzione è a portata di mano, con Cassa depositi e prestiti o con le anticipazioni. Ora, di fronte a ennesimi eventi sismici, è necessario che il governo sblocchi la situazione, anche eventualmente nella legge di bilancio che ora è alla Camera. Proprio a questo scopo, come è noto», prosegue Pezzopane, «ho presentato emendamenti sia al decreto fiscale che alla legge di bilancio per consentire al concessionario Strade dei Parchi di utilizzare come anticipazione quanto dovuto all’Anas per la prosecuzione dei cantieri, ma queste soluzioni non hanno trovato conforto al Senato. Doveva arrivare un testo riformulato del mio emendamento ma non è arrivato. La burocrazia e i cavilli, lo strapotere di Anas sulle burocrazie ministeriali, bloccano un’iniziativa assolutamente scontata. Realisticamente la legge di bilancio sarà l’ultimo intervento economico di rilievo prima della scadenza della legislatura. Va trovata una soluzione alla Camera. Il mio è un appello al governo, non va ignorato lo stato di quelle autostrade che da 9 anni subiscono eventi sismici, di cui anche in questi giorni abbiamo sentito la portata e la gravità».
D’ALFONSO E BOSCHI
E anche il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, a margine di una conferenza stampa sugli interventi di viabilità nelle aree del cratere sismico, è intervenuto sulla questione. «Ieri ho parlato con l’onorevole Maria Elena Boschi», ha detto, «affinché l’emendamento potesse passare, perché abbiamo bisogno che quel cantiere continui i suoi lavori fino a compiutezza. Dopo questo ulteriore lavoro, che io sono convinto dovrà continuare», ha aggiunto, dovremo fare una riflessione sull’ insieme dell’infrastruttura, che è datata. Adesso è stato fatto un intervento di manutenzione straordinaria per evitare i pericoli, ma poi servirà una riflessione. Io ho avuto una condotta rigorosa, sono intervenuto nelle sedi istituzionali e sono intervenuto in maniera tale che tutti sapessero che quella era la priorità. In altra stagione avrebbero detto che io stavo facendo un favore al gestore di Strada dei Parchi. È sempre presente qualche tristone che magari sostiene questo. Invece oggi abbiamo un patrimonio di consapevolezza che è la necessità di questi interventi, che noi abbiamo autorizzato per tempo nel rispetto delle procedure».
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