processi pendenti 

Balconi crollati e isolatori sismici non omologati

L’AQUILA. Sulla prevenzione dei terremoti non si può scherzare ma i processi che sono stati aperti sulle modalità costruttive dei vari edifici antisismici vanno a passo di lumaca ed evaporeranno...

L’AQUILA. Sulla prevenzione dei terremoti non si può scherzare ma i processi che sono stati aperti sulle modalità costruttive dei vari edifici antisismici vanno a passo di lumaca ed evaporeranno anche per via della prescrizione.
Il procedimento riguardante il crollo di un balcone a Cese di Preturo il 2 settembre 2014 andrà a definizione alle calende greche. Ci sono 29 imputati per accuse molto gravi: balconi costruiti con legname non idoneo, senza collanti, senza certificazioni, montati con inferriate malmesse e differenti rispetto alle previsioni del progetto. Assenza di guaine e di altri requisiti tecnici fino a quando una delle terrazze è marcita ed è crollata. E ancora, si ipotizza una fornitura illegale che ha configurato una truffa ai danni dello Stato da ben 18 milioni di euro. Tra gli accusati i titolari di ditte campane, alcune delle quali liquidate, che fecero i lavori, dei tecnici comunali accusati di non avere fatto dei controlli sul degrado e i responsabili della ditta che fece la manutenzione. Il caso si è arenato visto che in occasione dell’udienza preliminare ha trasferito gli atti a Piacenza visto che sarebbe stato commesso lì il reato più grave. A Piacenza, infatti, si trova la sede della ditta Safwood che ha fornito il legno, sembra di scarsa qualità, con il quale furono realizzati i manufatti e i balconi.
C’è poi il processo sugli isolatori sismici che, conti alla mano, sembra già prescritto. Gli imputati sono Gian Michele Calvi e Agostino Marioni, rispettivamente direttore dei lavori del Progetto Case e dirigente di una delle ditte fornitrice degli isolatori, la Alga spa. Questa ditta, secondo il pm avrebbe fornito quasi 5mila isolatori sismici senza certificato di omologazione e qualificazione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Va detto che uno degli imputati, Mauro Dolce, ricorse al rito abbreviato, e dopo una condanna fu assolto in appello e Cassazione. La prossima udienza si terrà in autunno quando verrà dichiarata la prescrizione a meno che gli imputati non vi rinuncino. Va lentamente anche il processo su presunti difetti costruttivi per alcuni Map realizzati a Cansatessa, San Vittorino, Tempera, Arischia. Il principale imputato è Rocco Ragone, ex maresciallo dell’Esercito, accusato di avere chiuso un occhio sulla qualità delle opere nella veste di componente della task-force che esaminava i lavori. Per lui si ipotizzano i reati di falso e truffa.
Gli altri imputati, ma in posizione defilata, sono i tecnici Luigi Giammarino e Mario Rinvenuto. Le difese degli imputati, però, sostengono che la perizia sembra escludere loro responsabilità. Anche in questo caso la prescrizione non è affatto lontana.(g.g.)
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