il caso

Barche da pesca incagliate nei fondali bassi del porto di Pescara

I pescatori non hanno lasciato il porto canale, la protesta: "Anche noi penalizzati e la nostra stagione sta per finire"

PESCARA. «L’acqua è “alta” 40 centimetri: come facciamo ad andare a pescare?». Non ci sono solo i pescherecci e le navi a soffrire ciclicamente l’annoso problema dei bassi fondali ma il mancato dragaggio coinvolge anche le piccole imbarcazioni da pesca che lasciano il porto canale per andare a gettare le reti “da posta” in mare per recuperarle, poi, il giorno successivo.

Ieri mattina, le piccole barche di tre metri si sono incagliate nel porto canale dove, come racconta Costantino Lacchè Padovano, l’acqua al massimo raggiunge i 40 centimetri. Almeno quattro sono le imbarcazioni che, ieri, non hanno potuto lasciare il porto tra cui Sasò Sea Queen di Lacchè Padovano, Giancarlo padre, Leonardo I e Sisto Silvi rimaste incagliate a causa della mancanza del dragaggio.

Racconta Lacchè Padovano che un mese fa anche i piccoli pescatori erano andati dal comandante della Capitaneria di porto Enrico Moretti senza accampare pretese, come spiega il pescatore, ma anzi mettendosi in fila rispetto alle esigenze degli armatori e degli altri operatori commerciali. «Ma comunque abbiamo spiegato a Moretti», spiega il pescatore, «che anche noi siamo penalizzati dai bassi fondali e lui ci ha risposto che prima avrebbe, giustamente, affrontato la situazione che riguarda i pescherecci e poi avrebbe affrontato anche il nostro caso».

Solo che ieri mattina anche le piccole barche di tre metri che non si spingono oltre le sei miglia non si sono mosse dal porto canale, rimaste incagliate in un fondale troppo basso. La stagione della pesca non è poi così lunga perché, come spiega il pescatore, «durerà solo un altro mese. Quando è brutto tempo non possiamo uscire e, da tempo, le nostre uscite sono vincolate anche ai fondali».

A volte le barche cercano di zigzagare tra le secche che ormai conoscono a memoria ma altre volte, com’è accadute ieri, non riescono proprio a lasciare il porto.

L’ultima volta che, invece, sono stati i pescherecci a restare incagliati risale al febbraio di quest’anno quando due pescherecci, a causa anche delle forti mareggiate, erano rimasti incagliati tra la zona della canalina e il bacino portuale per i bassi fondali.

In quel caso, come in altri, era intervenuto un equipaggio della capitaneria di porto a soccorrere le due l'imbarcazioni che, una volta disincagliate, erano riuscite poi riuscite a lasciare il porto. (p.au.)

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