Il diagramma dell’andamento del cloro residuo nell'acqua nell’ultima settimana in uscita dal Piezometro di Pescara che alimenta l’intera rete cittadina, dal quale si evince che il valore è sempre superiore a 0,10 mg/l

PESCARA

Bimbi intossicati, l'Azienda idrica replica: "L'acqua è sicura"

L'Aca esclude contaminazioni: «Durante i prelievi è stata riscontrata una concentrazione di cloro tale che rassicura sulla totale assenza di carica batterica»

PESCARA. «Durante i prelievi è stata riscontrata una concentrazione di cloro residuo pari a circa 0,10 mg/l, valore che rassicura sulla totale assenza di carica batterica nell'acqua in distribuzione». Lo afferma, a proposito della vicenda dei 180 bimbi finiti in ospedale con sintomi gastroenterici causati dal batteri Campylobacter, l'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), gestore idrico di Pescara e provincia, che ha effettuato dei controlli sull'acqua in distribuzione nei centri cottura e nelle scuole interessate. Era stata vla Cir Food _ l'azienda emiliana che gestisce il bando dei pasti scolastici insieme alla Bioristoro _ a mettere in dubbio la qualità dell'acqua. «Nei giorni 4, 5 e 6 giugno - spiega l'Aca - la Asl ha effettuato prelievi di acqua potabile, unitamente ai tecnici Aca, presso i centri cottura di via Lago di Borgiano, Via Fonte Romana e nei plessi scolastici interessati, per analisi di routine e batteriologica estesa anche ai batteri Campylobacter e Salmonella, ad oggi ancora in corso di svolgimento». L'azienda ricorda che «le acque potabili in adduzione e distribuzione sono continuamente monitorate. «Aca - si legge in una nota - effettua circa 1.600 analisi annuali su tutto il comprensorio pubblicando le risultanze sul sito aziendale, di cui circa 100 nella sola citta di Pescara. I parametri batteriologici di controllo previsti dalla legge sono Escherichia Coli, Enterococchi, Pseudomonas aeuroginosa, Conteggio colonie a 22°C, Conteggio colonie a 37 °C». Visto l'accaduto, i controlli, ancora in corso, sono stati estesi anche ai batteri Campylobacter e Salmonella, ma la presenza di «cloro residuo nell'ultima settimana in uscita dal Piezometro di Pescara che alimenta l'intera rete cittadina», sempre superiore al valore di 0,10 milligrammi per litro, secondo l'azienda «rassicura sulla totale assenza di carica batterica nell'acqua in distribuzione».