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Boom liste civiche sono maggioranza rispetto ai partiti

Si spacca il Nuovo centrodestra e nasce il gruppo di Testa A Montesilvano migrazioni da Forza Italia e Pd

PESCARA. Evviva la frammentazione. Il Comune di Pescara conta 10 gruppi consiliari, di cui 6 di maggioranza e 4 di opposizione. Ma questa consiliatura, cominciata nel giugno del 2014, ha visto lievitare le liste civiche, che sono diventate in tutto sei (Pescara in Testa, Liberali centro democratico, Scegli Pescara Lista Tedoro, Persone comuni per Pescara, Pescara futura e Pescara insieme bene comune) superando così il numero dei partiti tradizionali (Pd, Forza Italia, Sinistra italiana), cui si aggiunge la novità di questa consiliatura del M5S.

Alle elezioni si erano presentate addirittura quattordici liste. Al ballottaggio sei erano in appoggio del candidato sindaco di centrosinistra Marco Alessandrini, poi risultato eletto e ben otto a sostegno della corsa dell’ex primo cittadino uscente di Forza Italia Luigi Albore Mascia. Allora, cioè prima del voto al primo turno e poi del ballottaggio, le civiche erano addirittura otto.

Per quanto riguarda i cambi di casacca, a Pescara non ci sono stati finora casi eclatanti. Riccardo Padovano, candidato con la civica dei Liberali centro democratico, ha deciso di lasciare la lista. Inizialmente per entrare a far parte di un’altra lista civica quella di Persone comuni per Pescara (la cui adesione però non è stata mai formalizzata ufficialmente), per tornare a militare nel Partito socialista, da cui proveniva. Partito che tuttavia non è rappresentato in consiglio comunale, non avendo preso parte alle elezioni. Così Padovano è in un certo senso rimasto nel limbo. Pur rimanendo consigliere di maggioranza, è stato inserito, di fatto, nel gruppo misto. Ma la sua uscita dai Liberali ha contribuito a far perdere alla lista civica, rimasta ora solo con un consigliere, il diritto ad avere una rappresentanza in giunta. In questo modo, nel rimpasto avvenuto un mese fa, il sindaco Marco Alessandrini, ha estromesso l’assessore dei Liberali Adelchi Sulpizio. Un altro cambiamento, durante l’attuale consiliatura, si è registrato sul fronte dell’opposizione. Guerino Testa, candidato sindaco nel 2014 e i consiglieri Massimo Pastore e Alfredo Cremonese hanno dato l’addio al partito di Ncd di Angelino Alfano e Federica Chiavaroli, in quanto non hanno più condiviso la linea politica adottata a livello nazionale con l’appoggio al governo Renzi, per approdare a Pescara in Testa, ossia una delle liste civiche che, durante la campagna elettorale, appoggiavano Guerino Testa.

Ancora più numerosi i gruppi al consiglio comunale di Montesilvano: sono ben 11. In maggioranza trovano spazio Forza Italia, Ncd/Udc, Montesilvano in Comune, Montesilvano Futura e Montesilvano protagonista, quest’ultimo gruppo formato a consiliatura iniziata da Adriano Tocco e Mauro Orsini. All’opposizione ci sono invece Pd, Movimento 5 Stelle, Montesilvano Democratica e Abruzzo civico, anche se in quest’ultimo caso uno dei consiglieri, Enea D’Alonzo, si è avvicinato molto alla maggioranza. Infine sugli scranni siedono anche gli ex forzisti Anthony Aliano e Manola Musa confluiti nel gruppo Rievoluzione e il consigliere Gabriele Di Stefano, ex Pd e ora vicino alla maggioranza nel gruppo misto. (a.be.)