C’è un esercito di 35mila donatori  

Ma il loro numero è in calo ed è spesso emergenza sangue, soprattutto in estate

PESCARA. Un vero e proprio esercito quello dei donatori in Abruzzo: nel 2017 i volontari che hanno donato sangue più o meno periodicamente sono stati 35.571. Le sacche di sangue donate sono state 62.789. Nonostante i numeri elevati, i dati, come in tutta Italia, sono purtroppo in calo: i donatori, nel 2014, erano 36.618, per poi scendere a 36.273 nel 2015 (-0,9%) e a 36.044 (-0,6%) nel 2016. Così come si registra un calo nelle unità di sangue donate, ad eccezione del 2016: 66.035 sacche nel 2014, 63.439 (-3,9%) nel 2015, 63.765 (+0,5%) nel 2016 e 62.789 (-1,5%) nel 2017. I periodi in cui si registrano le maggiori carenze di sangue sono l'estate e a gennaio, dopo le festività natalizie. Sotto il coordinamento del Centro regionale sangue, che ha sede all'ospedale di Vasto, in Abruzzo nel settore operano cinque associazioni: Ados, Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres. Realtà che sul territorio hanno circa 120 sedi. Donare il sangue, come sottolineano le associazioni, è «un atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva». Anche perché «il sangue umano non è riproducibile artificialmente ed è indispensabile alla vita». Può donare sangue chiunque abbia compiuto i 18 anni di età. Esistono una serie di motivazioni per cui si può essere non idonei e cioè esclusi o sospesi dalla donazione. Tra le cause di esclusioni permanente vi sono, ad esempio, particolari patologie, come quelle autoimmuni, cardiovascolari e del sistema nervoso centrale, e alcuni tipi di malattie infettive, come l'Hiv o le epatiti B e c. Tra le cause dell'esclusione temporanea vi sono, invece, altri tipi di patologie, interventi chirurgici di rilievo e viaggi in zone particolari. L'elenco completo dei requisiti può essere consultato sui siti web delle associazioni. Oltre al valore etico, donare regolarmente sangue garantisce un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti gratuitamente ad ogni prelievo. Donare sangue non comporta alcun rischio, ma, al contrario, i controlli cui si viene sottoposti contribuiscono a tutelare costantemente lo stato di salute generale del volontario. (l.d.)