Cadono massi sulla strada Paura a Pescosansonesco 

Blocchi di roccia si sono staccati dalla collina sfondando la rete di protezione Poco prima erano transitati i pullman dei pellegrini diretti alla cattedrale

PESCOSANSONESCO. Un rumore sordo, uno scricchiolio da brivido, hanno immediatamente preceduto ieri mattina, verso le 11, il distacco improvviso di due grossi massi dalla parete rocciosa che domina la parte storica del centro abitato di Pescosansonesco. Almeno 10/15 metri ciascuno le dimensioni dei due macigni di pietra calcarea, simbolo del paese, che avrebbero potuto provocare un’immane tragedia se in quell'ora non fosse stata in atto, nella cattedrale del Beato Nunzio Sulprizio, la messa domenicale.
In paese, erano presenti decine di pellegrini arrivati in pullman e a piedi da San valentino, oltre i tanti visitatori e devoti al Beato Nunzio. Uno dei due immensi blocchi è rimasto fortunatamente impigliato nelle reti paramassi a protezione della roccia, installate recentemente per ovvi motivi di sicurezza. L'altro ha raggiunto il piede della roccia scagliando, come proiettili impazziti, pezzi di pietra sulla carreggiata della strada che i pellegrini seguono per far visita alla bottega del Beato Nunzio. È stato risparmiato anche il pullman che l'autista aveva fortunatamente parcheggiato in altro punto della piazza. Il masso impigliato nella rete ha però divelto molti ancoraggi ed allentato altri vincoli e minaccia ora di cadere giù. Dunque l'intervento dei soccorritori, operai del Comune e di un’impresa edilizia locale, coordinati dal sindaco Nunzio Di Donato e dall'ingegnere Mario Crivelli, nonché dall'intervento dei carabinieri della compagnia di Popoli, è stato mirato alla messa in sicurezza del sito.
I lavori iniziati immediatamente dopo l'accaduto, sono andati avanti fino alle 22 di ieri notte. È stato interdetto al traffico il tratto di strada che congiunge il paese alla zona di Pesco nuovo deviando il traffico su stradine interne all'abitato, transennata la zona e sgombrata per quanto possibile dei detriti accumulatisi sulla strada. Il sindaco ha immediatamente informato le autorità e telefonicamente i funzionari del Genio civile regionale che oggi in mattinata eseguiranno un sopralluogo per rendersi conto della pericolosità delle fratture che caratterizzano lo stato del costone roccioso e del sottostante versante e definire gli interventi necessari da mettere urgentemente in atto. «Oggi chiederò alla Regione», afferma il sindaco Di Donato, «un intervento consistente e risolutivo teso a scongiurare in futuro eventi similari che potrebbero essere causa di danni irreparabili e ben più gravi di quello che è accaduto oggi».
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