il palazzo di d’andrea

Cantiere in via Tasso, esposto dei residenti in procura

PESCARA. Si scatena la guerra dei residenti contro il progetto di D’Andrea di un grattacielo all’incrocio tra via Tasso, via Trilussa e via De Sanctis. Ieri, trenta cittadini hanno presentato un...

PESCARA. Si scatena la guerra dei residenti contro il progetto di D’Andrea di un grattacielo all’incrocio tra via Tasso, via Trilussa e via De Sanctis. Ieri, trenta cittadini hanno presentato un esposto in procura, che si aggiunge a quello già inviato alcuni giorni fa dal consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. L’iniziativa, però, non è stata commentata dal gruppo D’Andrea contattato telefonicamente dal Centro.

L’obiettivo dei residenti è quello di fermare l’intervento in corso, che ha ottenuto un premio di volumetria del 20 per cento grazie alle norme del Decreto sviluppo. I trenta cittadini sostengono nel loro esposto che siano state commesse delle irregolarità e chiedono, quindi, una verifica ai magistrati. L’esposto parte ricordando che per quell’area, dove si sta svolgendo l’intervento edilizio della ditta The town, era stato fatto anni fa una sorta di referendum consultivo, tramite il quale veniva chiesto ai cittadini di esprimere una preferenza tra alcuni progetti di recupero dell’isolato. «Vinse a grande maggioranza quello che prevedeva un palazzo con una grande piazza pubblica e un’area verde». «Ora il palazzo» si legge, «è diventato di 8 piani, più 2 interrati e la piazza pubblica è sparita, diventando un parcheggio privato».

Ed ecco le presunte irregolarità. «Dall’osservazione del cantiere, si nota che la ditta The town ha realizzato interventi sulle aree oggetto di cessione, con elementi strutturali propri dell’edificio, oltrepassando gli allineamenti prescritti. L’amministrazione ha però approvato un progetto del tutto mancante delle quote riferite alle distanze. Ci si interroga sulla legittimità dell’approvazione del progetto».

«Si evidenzia, inoltre», prosegue l’esposto, «che il progetto prevede la cementificazione dei piani interrati fatta sotto il manto stradale. Ciò sembra costituire un danno per la pubblica amministrazione».(a.ben.)

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