Caramanico resta al buio e la giunta deve traslocare

Sindaco e assessori cambiano sede per poter utilizzare i telefoni e garantire i collegamenti. I vigili del fuoco in elicottero e motoslitta portano cibo e farmaci

CARAMANICO TERME. Persiste il blackout elettrico e la giunta del sindaco Simone Angelucci è costretta a traslocare dal municipio di Caramanico dove non è più disponibile neppure una linea telefonica e il collegamento internet.

L’esecutivo si è trasferito ieri in un’altra struttura comunale nella frazione San Tommaso, che guarda verso la valle dell’orte. Qui i cellulari riescono a captare il segnale anche se per ricaricare i telefoni non si trova di neglio che collegarli collegarli alla batteria dell’auto.

«È l'unico modo» spiega l'assessore Costanzo Sigismundi "per avere un minimo collegamento con enti e soccorritori per organizzare operazioni di emergenza sul territorio. Ma non non tutte le frazioni sono state raggiunte. Le turbine non ce l'hanno fatta a sfondare i muri di neve alti anche tre metri. Così De Contra e Valli, dove risiedono almeno 300 persone restano isolate senza energia elettrica». Al buio permangono ancora molte zone del centro abitato dove la corrente manca da tre giorni. «Stiamo cercando di raggiungere i luoghi più impervi per dislocare gruppi elettrogeni forniti dall'Enel» riprende Sigismundi «ma in qualche caso ci siamo dovuti arrendere perché molti luoghi non sono raggiungibili per le notevoli pendenze delle strade per di più abbondantemente innevate». A dare manforte sono stati come al solito i vigili del fuoco che, con elicotteri e motoslitte, sono riusciti a distribuire viveri e medicinali nelle frazionui di Caramanico, Roccafinadamo e Abbateggio, oltre a intervenire per un tetto crollato a San Nicolao. Frazione, quest’ultima, tre le più colpite dall’emergenza, che con San Vittorino accoglie oltre 60 residenti senza collegamenti di viabilità e telefonici. Nelle zone più alte si sono registrati crolli di alcune stalle che hanno reso necessario il trasferimento degli animali.

Il sindaco Angelucci ha firmato le ordinanze di inagibilità per la chiesa di Santa Maria Maggiore, della canonica dove risiede il parroco don Angelo Polloni e per una abitazione privata nelle vicinanze, cosniderata a rischio per il crollo del tetto della navata centrale della chiesa. «Mi preme evidenziare» spiega Angelucci «il sostegno indispensabile dei carabinieri coordinati del comandanti Antonio Gentile e Pino Amicone, (ex ispettore superiore della Forestale), in ogni sorta di attività che in questi giorni abbiamo dovuto affrontare. Riponiamo fiducia nel lavoro che stanno svolgendo i tecnici dell'Enel nel ripristinodelle linee elettriche».

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