il cambio della guardia in consiglio

Casciano al posto di Natarelli? È braccio di ferro dentro il Pd

PESCARA. Entro giovedì prossimo, Antonio Natarelli dovrà presentare le sue dimissioni da consigliere comunale del Pd per far entrare al suo posto il primo dei non eletti, l’ex segretario cittadino...

PESCARA. Entro giovedì prossimo, Antonio Natarelli dovrà presentare le sue dimissioni da consigliere comunale del Pd per far entrare al suo posto il primo dei non eletti, l’ex segretario cittadino dei democratici Stefano Casciano. Questo è almeno quanto prevede l’accordo stipulato tra i due politici, ma ora questo avvicendamento non è più sicuro al cento per cento.

Natarelli, conosciuto anche come primario dell’ospedale civile ora in pensione, ci starebbe ripensando sulle dimissioni e sarebbe intenzionato a continuare la sua esperienza di consigliere, nonché di presidente della commissione Sanità, non rispettando, quindi, quell’accordo verbale che ha consentito a Casciano di interrompere l’azione legale intrapresa per contestare l’elezione a consigliere di Natarelli, a suo dire inficiata allora, al momento del voto, da un presunto conflitto di interessi. I maligni rivelano che il gruppo dei dalfonsiani del Pd sarebbe intenzionato a sostenere Natarelli nel caso dovesse effettivamente fare dietrofront. Invece, Casciano, sempre secondo queste voci non confermate, avrebbe dalla sua parte il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, suo grande amico da sempre.

Stando a queste voci, si ripresenterebbe in questo modo la divisione tra gli uomini del vecchio Ds e quelli dell’ex Margherita. Solo fantasie? Chissà. Quello che è certo è che nel Pd si stanno agitando di nuovo le acque. E la conferma è arrivata dall’assemblea dei democratici di Pescara che si è tenuta venerdì.

Da quella sede è emersa una esplicita richiesta al sindaco Marco Alessandrini di avviare un nuovo rimpasto nella giunta con l’ingresso di un nuovo assessore con delega all’urbanistica. Ma il primo cittadino, dopo aver già rinviato questo appuntamento a dopo l’approvazione del bilancio avvenuta nel maggio scorso, ora non sembra più intenzionato a mettere mano di nuovo all’interno della giunta. Alessandrini sa bene che lo spostamento di qualche pedina potrebbe causare una crisi dall’esito troppo incerto. (a.ben.)

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