<strong>Gli arresti all’alba.</strong> I carabinieri scoprono nelle case degli indagati anche 550 grammi di stupefacenti

Cocaina da Napoli per i vip pescaresi

Sgominato traffico di droga dalla Campania, 12 spacciatori in manette

ilcentro Extra - Il giornale in edicola
PESCARA. Acquistavano la droga in Campania per farla arrivare ai pescaresi facoltosi. E per incassare le somme che gli erano dovute tra un passaggio e l’altro non si facevano scrupoli e ricorrevano anche alle minacce. È questo il quadro in cui si muoveva un folto gruppo di spacciatori, tutti scoperti dai carabinieri e raggiunti all’alba di ieri da un gran numero di provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Dodici gli arresti eseguiti dai carabinieri.

In carcere sono finiti Pasquale Salzano, 52enne di Napoli, conosciuto come «Lu chiattone», Mario Donnarumma, (45) di Torre Annunziata (già detenuto a Lecce), detto «Signora», Alvaro Comignani, (52) di Montesilvano, Stefano Galante, (46) di Pescara. Ai domiciliari, invece, Guglielmo Di Meco, (29) di Villa Raspa di Spoltore, Roberto De Marinis detto «Il Cavaliere», (58) di Montesilvano, Paolo Marini detto «Pallino», (48) di Pescara, arrestato in flagranza ma anche destinatario di una misura cautelare, Claudio Labbate, (51) di Pescara, Renato Di Bernardo, (55) di Pescara, Giuliano Di Vincenzo detto «Il marinaio» o «Il pescatore», (39) di Pescara, Francesco Incoronato, (72) di Pescara. In flagranza è stata presa anche Carla Costantini (53), di Pescara.

I carabinieri hanno cominciato a indagare un anno fa mentre lavoravano sui furti in appartamento di una banda di rom kosovari. Spiando le loro mosse, hanno scoperto che alcuni di loro facevano uso di droga, sono finiti sulle tracce di uno spacciatore e da lì sono andati a fondo fino ad arrivare all’operazione di ieri denominata Gav 2 prendendo spunto dal nome dell’operazione che a novembre 2008 ha portato dentro 11 ladri kosovari. Con il blitz di ieri, disposto dal gip Luca De Ninis su richiesta del pm Andrea Papalia, i carabinieri ritengono di aver interrotto un canale di rifornimento della droga che vedeva Pescara in collegamento diretto con l’area napoletana.

Era da lì che arrivava la droga, per lo più cocaina, e ad occuparsi di questo traffico erano «personaggi di alto spessore criminale» che facevano la spola con l’area pescarese dove erano presenti alcuni corregionali, spiegano il tenente colonnello Marcello Scocchera e il maggiore Guido Gargarella insieme al comandante provinciale Giovanni Esposito Alaia. La droga era destinata a una clientela «stabile e benestante», come la definisce il gip, e il livello di importanza degli indagati era diverso, dai gradini più alti ai cosiddetti «cavalli», cioè coloro che spacciavano e magari facevano anche uso di droga. Durante le indagini i carabinieri hanno sequestrato 400 grammi di cocaina e hascisc e altri 150 grammi di hascisc sono finiti sotto sequestro ieri a casa di Costantini e Marini, trovati in possesso anche di sostanza da taglio e bilancia.