Colleluori, l’architetto star dei Nassa

Gli amici raccontano il professionista scomparso nei giorni scorsi che suonava nella nota band

PESCARA. «Nino è stato il più grande batterista dei Nassa, aveva un sound favoloso». E' commosso, ma gli ridono gli occhi a Giuliano Supplizi nel ricordare l'amico scomparso, Gaetano Colleluori, l'architetto pescarese morto nella notte tra giovedì e venerdì. Supplizi, leader della band pescarese a fine anni ’60, racconta gli anni in cui i Nassa sono stati «i miti della storia musicale della città. Ho preso Nino nel gruppo dopo lo scioglimento della prima formazione, gli Angeli, e abbiamo suonato per dieci anni, il periodo in cui il gruppo è stato di più in auge. Facevamo le prove alla Paranza e Nino, essendo calvo, si vestiva da indiano. Conciato così siamo stati venti giorni a Roccaraso, abbiamo suonato alla Racchetta... Lì, addirittura, sfoggiava una parrucca sotto la quale aveva messo un pomodoro maturo. A un certo punto, è rimasto solo al centro della pista, si è fatto prendere alle spalle da un tizio, che ha ha mimato il gesto di fargli lo scalpo ed è venuto fuori il sugo rosso dalla fronte.. E' stato un momento teatrale! Nino era un personaggio carismatico, compagnone, conquistava la platea, era un leader. E sul lavoro una persona serissima».

«Un maestro dal valore inestimabile. La sua competenza assoluta su tutti i campi tecnici era sempre accompagnata dagli aneddoti che amava raccontare», aggiunge Lorenzo Giannotti, giovane architetto apprendista nello studio di Colleluori in via De Amicis. «Voleva informare la gente sui vantaggi e le possibilità offerte dal Piano Casa», racconta Anna Tagliaferri, conduttrice di Tvq .

Jolanda Ferrara

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